venerdì, Marzo 29, 2024
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Coronavirus, troppi decessi al Santobono: i bimbi arrivano con eccessivo ritardo al PS

L’emergenza coronavirus si ripercuote durante anche sui bambini con accessi resi sempre più difficili ai Pronto Soccorso e un iter di gestione dei più piccoli che rischia la congestione. E’ questo ciò che emerge dalle dichiarazioni del dott. Carmine Pecoraro, direttore del DEA dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli che riguardo ai casi di decessi di bimbi da Covid-19 spiega: “Si tratta di bambini con malattie molto gravi per i quali, probabilmente, avremmo potuto fare qualcosa in più”.

Insomma, una situazione che vede proprio i più piccoli al centro di una falla nella rete sanitaria che lega gli ospedali al territorio e che rischia di dover contare in futuro ulteriori decessi. “Attualmente – prosegue Pecoraro – abbiamo una bambina con un linfoma gravissimo. E’ in rianimazione. Ha un percorso di ‘doctor shopping’, di peregrinazione sul territorio che ne ha ritardato l’accesso al pronto soccorso dove, verosimilmente, la diagnosi sarebbe stata fatta in maniera più tempestiva“.

Al centro della questione il numero del tutto inusuale di accessi al Pronto Soccorso che da una media quasi 100 casi “seppur esageratamente inappropriata“, come spiega il medico, si è drasticamente ridotta per la crescita di priorità di altri casi nella popolazione. “Il messaggio generale che voglio mandare è che in caso di bambino critico non si deve avere remora a venire al Pronto Soccorso del Santobono perché noi garantiamo percorsi separati e in sicurezza sia per i sospetti Covid sia per il resto dei bambini“.

Ad ulteriore riprova dell’impegno dei sanitari della pediatria del nosocomio partenopeo ci sono alcune azioni a tutela dei piccoli pazienti che vanno dalla realizzazione di un percorso di sicurezza per la dialisi, l’istituzione di un numero di reperibilità h24 per i pazienti cronici in terapie particolari e un numero dedicato per evitare accessi inappropriato e i rischi legati ad un accesso mancato.