venerdì, Aprile 19, 2024
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Coronavirus, ancora dubbi sulle riaperture dal 4 maggio: incertezza sulla Fase 2

L’approssimarsi della fatidica data del quattro maggio aumenta irrimediabilmente la voglia di normalità in tutte le fasce della popolazione. Per quel giorno, infatti, il Governo scioglierà ogni riserva circa la fine del periodo più duro di isolamento a cui l’intero paese è stato confinato fin dai primi giorni dello scorso marzo. Sono attese disposizioni che riguarderanno la ripresa della attività commerciali e del lavoro per almeno 3 milioni di italiani. Inoltre nuove misure sociali sono al vaglio del premier Conte atteso a dare il via libera alla circolazione nella stessa regione seppure con alcune limitazioni.

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Fine del lockdown dunque? Difficile pensare così. L’Italia e la sua complicata situazione sanitaria rimangono in primo piano nell’agenda del Governo che dovrà però restituire un minimo di sollievo e speranza ai tanti cittadini reclusi nelle proprie abitazioni da un paio di mesi. Per il momento Conte continua a monitorare le ultime proiezioni circa il contagio e si prende del tempo prima di apparire nuovamente in TV. Probabile un suo intervento nella serata di domenica 26 o di lunedì 27.

Da lunedì, infatti, si potrebbero iniziare a vedere su le prime saracinesche e aperti i primi cancelli da parte di piccole e medie imprese. La preoccupazione, infatti, dovuta al crollo del PIL (mai così basso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale) spinge verso una ripresa che dovrebbe salvare almeno le produzioni estive. Per ultimi torneranno ad aprirsi anche luoghi pubblici come bar e ristoranti, anche se appare difficile prevedere le dinamiche e le precauzioni del caso con cui tornare a servire i propri clienti. Intanto si ripartirà col delivery, prima misura a garantire un minimo di liquidità in un periodo davvero complicato.

Eppure il pensiero di una recrudescenza del morbo e il nuovo innalzamento della conta di nuovi casi e decessi assilla le alte sfere della politica italiana, tanto che è al vaglio anche l’ipotesi di un nuovo lockdown nel caso le cose dovessero peggiorare dopo i primi allentamenti all’isolamento.

La preoccupazione è angosciante soprattutto se malauguratamente si dovesse tornare alla disastrosa situazione verificatasi a metà marzo scorso con un’impennata inarrestabile dei decessi e la creazione di nuove zone-focolaio. La partita più importante pare giocarsi sul fronte del trasporto pubblico che dovrebbe andare incontro a disposizione ancora molto stringenti. A riguardo, un esperimento di tre ore avvenuto nella metropolitana di Roma si è rivelato essere purtroppo fallimentare sotto il punto di vista del controllo sui viaggiatori. La possibilità di un sovraffollamento delle strade cittadine è più che concreto.

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