venerdì, Aprile 19, 2024
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Coronavirus, Europa blindata. Ultimi aggiornamenti dal resto del mondo

Aumentano giorno dopo giorno i numeri legati ai contagi da coronavirus nei vari Paesi europei, costretti come l’Italia a barricarsi per difendere i propri cittadini e i sistemi sanitari messi a dura prova dalla pandemia.

SPAGNA – Anche la Spagna, dopo che il Consiglio dei ministri ha decretato lo stato di allarme annunciato venerdì dal premier Pedro Sanchez , ha deciso come l’Italia di proibire tutti gli spostamenti non necessari, registrando ormai più di 6.000 contagi con nuove centinaia che si aggiungono ogni giorno e attestandosi come secondo paese più colpito in Europa. Ammontano attualmente a 189 i morti. La più colpita dall’epidemia è Madrid, attualmente una città fantasma, e il sistema sanitario pubblico nella regione della capitale è stremato dall’emergenza, con più pazienti di quanti non siano i letti disponibili. Fonti ufficiali rendono noto che la moglie del premier è risultata positiva al coronavirus.

GERMANIA- In Germania i casi sono saliti quasi a quota 4.200 e il governo federale invita i viaggiatori tedeschi di rientro dall’Italia di mettersi in quarantena, anche in assenza di sintomi. La richiesta arriva dal ministro alla Sanità Jens Spahn, ed è destinata anche a chi rientra dalla Svizzera e dall’Austria.

FRANCIA – In Francia, dove i contagi sono più di 4500 e si registrano 91 decessi, è stata annunciata la chiusura di tutti i luoghi pubblici “non indispensabili, tra cui ristoranti, negozi e luoghi di culto. Se anche il Festival di Cannes è attualmente in forse, la pandemia non ha invece frenato una nuova protesta dei gilet gialli nè le elezioni municipali, mentre si registra un secondo caso di positività al virus nel governo di Parigi.

REGNO UNITO- In Gran Bretagna i casi di contagio sarebbero al momento 1.140, mentre i decessi sono raddoppiati in un giorno salendo da 11 a 21; questi dati potrebbero indurre il governo britannico a rivedere il discusso approccio alla pandemia da parte del premier Boris Johnson, il quale ipotizza il raggiungimento dell’immunità di gregge con il contagio del 60% della popolazione.
Stando a quanto riportato dai media britannici, la prossima settimana potrebbe essere varata una legge di emergenza che vieterà raduni di grandi dimensioni. Tale provvedimento potrebbe influire sul torneo di tennis di Wimbledon e sul festival musicale di Glastonbury, entrambi prOgrammati per il prossimo giugno.

RESTO D’EUROPA – Si è registrata la prima vittima del coronavirus in Slovenia: come riporta l’agenzia locale STA, si tratta di uomo anziano che era ricoverato a Lubiana dopo essere risultato positivo al test sul Covid-19. Nel Paese sono fino ad ora finora 181 i contagi. Aumentano i casi anche in Svizzera, con circa 1.350 malati e il Canton Ticino che chiude bar, ristoranti ed esercizi commerciali. Le cifre si aggirano intorno ai mille casi anche nei Paesi del nord, dalla Danimarca alla Norvegia, dalla Svezia all’Olanda.

USA – Negli Stati Uniti i casi di cronavirus hanno superato i 2.500, stando ai dati riportati dalle autorità sanitarie federali e statali; 50 le vittime.
Il presidente Donald Trump, sottoposto al test, è risultato negativo e ha annunciato che “ci sarà un test gratuito per tutti gli americani“, aggiungendo “ci prepariamo al peggio“. Trrump ha inoltre twittato: “Gli Stati Uniti amano l’Italia“.

GIAPPONE – In Giappone, il primo ministro Shinzo Abe ha ribadito la volontà di mantenere in programma i Giochi olimpici di quest’estate a Tokyo. “Stiamo per battere la diffusione dell’infezione e ospitare le Olimpiadi senza problemi, come previsto“, ha dichiarato durante una conferenza stampa. La torcia olimpica è stata già accesa in Grecia. Il suo percorso attraverso il Giappone dovrebbe iniziare tra due settimane, a Fukushima.

CINA- In Cina il numero di contagi è in continuo calo da circa una settimana. “La Cina ha ulteriormente consolidato la tendenza positiva della sua situazione epidemica attraverso un duro lavoro“, ha dichiarato Mi Feng, portavoce della Commissione Nazionale per la Salute in conferenza stampa.

NUOVA ZELANDA – Anche chi arriva in Nuova Zelanda dovrà sTare in quarantena per 14 giorni, stando a quanto annunciato dalla premier Jacinda Ardern poche ore prima di aver annullato la cerimonia di commemorazione per l’anniversario dagli attacchi nelle moschee di Christchurch. “Questa decisione farà in modo che la Nuova Zelanda abbia le più ampie e rigide misure di controllo di confine adottate nel mondo“, ha dichiarato, esortando i suoi concittadini ad evitare i viaggi non non necessari all’estero. Con lo stesso provvedimento si vieta inoltre l’attracco di navi da crociera in porti neozelandesi fino al prossimo 30 giugno.

ARABIA SAUDITA – Sospesi tutti i voli internazionali per due settimane in Arabia Saudita, al fine di contenere l’epidemia. Il regno aveva già bloccato i voli verso alcuni Paesi, e chiuso scuole e università. “Un permesso eccezionale sarà concesso a tutti i cittadini e residenti che non sono in grado di tornare a causa della sospensione dei voli o perché sono stati messi in quarantena al loro ritorno nel regno“, riporta l’agenzia di stampa ufficiale Spa.

RUSSIA – Il governo russo ha stabilito la chiusura in via temporanea al passaggio di cittadini stranieri ai valichi di frontiera terreste con Polonia e Norvegia. Il provvedimento non riguarderà i cittadini della Bielorussia, delegazioni ufficiali e persone con il permesso di soggiorno.

ISRAELE – In Israele chiusi bar, ristoranti e cinema, come annunciato dal premier Benjamin Netanyahu, anticipando la chiusura di tutte le attività non essenziali mentre ai lavoratori sarà permesso lo smart working. “Stiamo combattendo una guerra contro un nemico invisibile. Possiamo distruggere il virus, ma occorre una nuova routine“.

LIBIA – In Libia, il presidente del Consiglio presidenziale Fayez al Serraj ha dichiarato lo stato di emergenza e ha annunciato la chiusura dei porti e degli aeroporti, stando a quanto riposta il Libya Observer su Twitter.

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