venerdì, Marzo 29, 2024
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Coronavirus, variante Omicron: ecco come riconoscerla. Di cosa si tratta?

La pandemia non è finita, anche se le continue vaccinazioni ci stanno facendo evitare il peggior scenario di sempre. Attualmente in tutta Europa, compresa l’Italia, è molto diffusa la variante proveniente dal Sud Africa e denominata Omicron. Di cosa si tratta? Come facciamo a riconoscerla?

Cos’è?

Il 26 novembre 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato una nuova variante, la B.1.1.529, chiamata anche Omicron. Essa, infatti, è stata scoperta in Botswana (Sud Africa) il 14 novembre ma solo dopo il 26 si è diffusa in tutta Europa, compresa l’Italia. Il primo caso di questa nuova variante confermato nel nostro Paese risale al 28 novembre ed è sempre più diffuso.

Com’è?

Si teme che la nuova variante possa essere potenzialmente più contagiosa poiché presenta maggiori mutazioni della proteina Spike (la “chiave” che permette al virus di entrare nelle cellule). Tuttavia, al momento non si hanno molti dati in merito perché la ricerca è iniziata da poco. Al momento, con i pochi dati che abbiamo sappiamo che Omicron si diffonde più rapidamente ma è “meno pericolosa”, con più pazienti asintomatici o con sintomi lievi.

“Per capire il livello di gravità dell’infezione causata da Omicron servirà più tempo (da alcuni giorni ad alcune settimane). Comunque si ricorda che tutte le varianti del Covid-19, inclusa la Delta, possono causare malattia grave o morte, in particolare nelle persone più vulnerabili” fanno sapere dall’OMS.

Quali sono i sintomi più diffusi?

Ma veniamo al dunque: come fare per riconoscere Omicron? I sintomi del Coronavirus variano da persona a persona, anche i vaccini hanno la loro importanza. Vi ricordiamo, infatti, che al momento l’unica arma sicura per contrastare il virus è proprio la vaccinazione (e il rispetto delle norme igienico-sanitarie). I sintomi più diffusi per riconoscere il Covid-19 con annesse le sue varianti sono:

  • Febbre;
  • Tosse;
  • Raffreddore;
  • Mal di gola;
  • Debolezza;
  • Dolore muscolare;
  • Difficoltà respiratorie e polmonite (nei casi più gravi);
  • Perdita improvvisa di olfatto e gusto;
  • Mal di testa;
  • Brividi;
  • Mialgia;
  • Vomito e/o diarrea.

Altre norme da seguire

I vaccini hanno una grandissima importanza in questa lotta contro il virus, ma di certo non azzerano il contagio. Essi, infatti, offrono una protezione significativa e riducono la possibilità di essere ricoverati in ospedale. La maggior parte di coloro che hanno contratto il Covid-19, e risultano essere vaccinati, hanno sviluppato dei sintomi molto lievi o sono asintomatici. Tuttavia, vi ricordiamo che anche le norme igienico-sanitarie sono fondamentali da seguire:

  • Indossare la mascherina (soprattutto in luoghi chiusi e dove si creano assembramenti);
  • Lavare le mani più spesso e bene;
  • Distanziamento sociale di almeno un metro;
  • Far circolare l’aria nei luoghi chiusi (soprattutto nelle scuole).