sabato, Aprile 20, 2024
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Cosa sapere prima di iniziare ad assumere CBD

Il CBD è il metabolita della cannabis più famoso dopo il THC. Privo di effetti psicoattivi – dati scientifici alla mano, è utile per attenuare quelli provocati dal THC – può essere assunto in diverse modalità. Premettendo il fatto che è bene contattare il proprio medico curante prima di iniziare a prenderlo anche se non ci sono effetti collaterali, vediamo, nelle prossime righe, alcune cose da sapere prima di provarlo.

I prodotti a base di CBD non andrebbero mai presi prima di guidare

Non importa che si parli di olio CBD o di altri prodotti a base di cannabidiolo: l’assunzione prima di mettersi alla guida è sconsigliata. Come mai? Perché, seppur in percentuali ridotte, il THC è comunque presente e rilevabile dagli strumenti utilizzati dalle Forze dell’Ordine per controllare l’assunzione di sostanze stupefacenti da parte degli automobilisti.

I cristalli non sono consigliabili se si parte da zero

I neofiti del CBD dovrebbero evitare i cristalli. Il motivo? Si tratta di un prodotto in cui il cannabidiolo – altro nome del metabolita – è presente in forma molto più pura rispetto ad altri contesti. Il rischio per chi è alle primissime armi è quello di avere a che fare con un effetto troppo forte.

L’olio di CBD può avere diversi gradi di purezza

Il già citato olio di CBD è il prodotto che viene in mente per primo quando si parla di cannabidiolo. Come mai? Perché è molto facile da assumere. Commercializzato in confezioni caratterizzate dalla presenza di pratici contagocce, può essere portato con sé ovunque e assunto al bisogno. Quando lo si chiama in causa, è bene rammentare che può avere diversi gradi di purezza. Il minimo è pari al 5%. Chiaro è che, se si è all’inizio della propria esperienza come consumatori di cannabis light, è il caso di partire da lì e valutare un olio meno diluito sulla base delle reazioni del corpo.

Il dosaggio ideale

Rimaniamo sempre con i riflettori puntati sull’olio di CBD, parlando questa volta di dosaggio. Quali sono le quantità ideali? Non ci sono indicazioni univoche in merito. Tutto, come già detto, dipende dalla confidenza che si ha con i prodotti a base di cannabidiolo e da fattori come il peso corporeo di chi lo assume. Esistono però alcune indicazioni generali che possono essere utilizzate come linee guida. Nei casi in cui si ha a che fare con un olio di CBD al 15%, si consiglia di assumerne tre gocce tre volte al dì. La stessa quantità è raccomandata in caso di olio al 20%.

Il CBD può essere somministrato anche agli animali

Il CBD – in particolare sotto forma di olio o di compresse – può essere assunto anche dagli animali domestici, in particolare cani e gatti. I suoi benefici sono gli stessi che si possono apprezzare sugli esseri umani. Tra questi rientra il controllo dei sintomi ansiosi, effetto importante nei casi in cui l’animale soffre di sindrome abbandonica. Il CBD per gli animali domestici viene spesso utilizzato come coadiuvante di trattamenti chemioterapici per attenuare effetti collaterali come la nausea.

Il CBD fa bene al cuore

Soprattutto negli ultimi due anni e mezzo, abbiamo sentito parlare dell’olio di CBD come di un rimedio naturale per migliorare lo stato emotivo. Quando si chiama in causa il cannabidiolo e si decide di iniziare ad assumerlo, è bene essere consapevoli dei suoi benefici riguardanti la salute cardiovascolare. Il cannabidiolo aiuta per esempio a tenere sotto controllo i valori pressori (l’ipertensione, come ben si sa, è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare).

rInoltre, come evidenziato da una revisione scientifica giapponese pubblicata nel 2010, il CBD sarebbe in grado di proteggere dai danni cerebrali i pazienti che hanno subito un ictus e, in alcuni casi, di favorire il recupero delle funzioni cerebrali.

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