Nonostante la continua decrescita della curva del contagio, in Italia la situazione resta preoccupante in virtù della fine del lockdown e dei numerosi gruppi di persone tornati in strada con la riapertura delle attività commerciali. I numeri della fase due saranno disponibili tra qualche giorno, ma il timore è che si riaccendano focolai nelle zone della movida, come accaduto in Corea del Sud.
Dopo oltre due mesi i giovani sono tornati a riappropriarsi dei rapporti sociali e ad affollare le strade ricolme di baretti nelle varie città italiane. Un comportamento comprensibile in virtù dei sacrifici effettuati fino a questo momento, ma non bisogna dimenticare le misure di sicurezza e il distanziamento sociale.
Per tale motivo dopo una prima fase di alleggerimento dei controlli, il Premier Conte ha chiesto al Ministro dell’Interno Lamorgese maggiore severità nell’applicare le misure sanzionatorie per chi non rispetta le regole. Nel mirino non solo gli assembramenti ma anche gli esercenti che non fanno rispettare le regole.
Le sanzioni previste vanno dai 400 ai 3mila euro, una cifra pesante da pagare per un aperitivo o una birra con gli amici. Per il gestore, invece, il rischio è la chiusura del locale per diversi giorni.
Una delle problematiche riguarda anche la ripresa delle attività criminali e la necessità di impiegare militari e forze dell’ordine su più fronti. Per tale motivo il capo della Polizia Gabrielli ha chiesto massimo impegno e collaborazione: “Il costante impegno nel garantire l’osservanza degli straordinari provvedimenti adottati dal Governo, non deve arretrare sul piano del contrasto ad ogni forma di illegalità e di criminalità, così da non lasciare spazi in cui possano svilupparsi opportunità favorevoli per le organizzazioni criminali”.