giovedì, Aprile 25, 2024
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Covid-19, la Spagna dà l’addio al lockdown: notti di festa a Madrid e Barcellona

Fine del coprifuoco in Spagna e strade della movida prese d'assalto da ieri sera.

Dopo mesi di restrizioni e lockdown, la Spagna apre alla socialità e alla vita notturna che da domenica 9 maggio è riesplosa soprattutto nei centri più importanti. Piazze e vie della movida prese d’assalto a Madrid e Barcellona e gente che si riappropria della propria città con rinnovato entusiasmo. Il resto delle nazioni europee per ora stanno a guardare. E in Italia? Al momento persiste lo stato di guardia ma in futuro il coprifuoco potrebbe slittare a mezzanotte.

La Spagna, dopo l’esperimento con oltre 5000 persone ad assistere ad un concerto in un palazzetto senza distanziamento e mascherina, elimina il coprifuoco serale. Dopo sette mesi di austerity da Madrid è arrivato l’okay per un ritorno alla socialità con bar e ristoranti aperti durante le ore notturne e stabilimenti turistici e ricettivi pronti ad accogliere gli avventori per l’estate.

Sarà nuovamente possibile viaggiare tra le regioni e incontrare in case private anche i non conviventi. Cinema, teatri e sale concerti potranno rimanere aperti fino a mezzanotte purché ci sia abbastanza spazio tra uno spettatore e l’altro e non si abbandoni il posto preassegnato.

Tuttavia questa apertura a livello nazionale non si estenderà a tutti il territorio, in cui ogni amministrazione locale avrà libertà d’azione sui propri cittadini. E’ il caso delle 17 comunità autonome che hanno già fatto sapere di voler continuare a mantenere il coprifuoco e non aderire al programma di progressive aperture del governo centrale.

In Andalusia bar e ristoranti aperti fino a mezzanotte, in Cantabria le saracinesche verranno giù mezz’ora prima. Stesso orario di chiusura anche in Catalogna mentre la falcidiata zona della Comunidad Valenciana manterrà il coprifuoco dalle 24 alle 6. In Asturia tutto aperto fino all’una mentre rimane attiva la stretta delle comunità dei Paesi Baschi e Navarra che manterranno il coprifuoco e che anzi avevano implorato il governo Sanchez per una proroga dello stato di allarme almeno fino a giugno.

 

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