Arrivano buone notizie dal campo della ricerca sul fronte coronavirus. Grazie a uno studio condotto dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, pubblicato su ‘The Lancet Rheumatology’, è stato scoperto un anticorpo in grado di ridurre la mortalità e causare un netto miglioramento delle condizioni nei pazienti più gravi.
I ricercatori italiani ritengono che la somministrazione dell’anticorpo monoclonale mavrilimumab sarebbe in grado di abbassare la probabilità di morte e migliorare sensibilmente il quadro respiratorio nei pazienti con polmoniti ed iper-infiammazioni sistemiche da Covid-19.
A portare avanti lo studio è stato il reumatologo Giacomo De Luca, con il coordinamento di Lorenzo Dagna, professore dell’Università Vita-Salute San Raffaele e primario dell’Unità clinica di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie rare.
La sperimentazione è stata effettuata su 13 di 39 pazienti non sottoposti a trattamenti tramite ventilazione meccanica. Gli altri 26 hanno formato un gruppo di controllo e ricevuto solo la terapia standard.
Il mavrilimumab è un farmaco ad azione immunosoppressiva ed agisce bloccando una molecola chiamata Gm-Csf, prodotta dal sistema immunitario. I risultati della ricerca sono stati sorprendenti, come riporta l’ANSA: “Dopo 28 giorni si è registrato un miglioramento clinico nel 100% dei casi, rispetto al 65% del gruppo di controllo. Non si è registrato nessun decesso tra le persone che hanno ricevuto mavrilimumab, mentre nel gruppo di controllo il 27% dei pazienti non è purtroppo sopravvissuto alla malattia”.