venerdì, Marzo 29, 2024
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Covid-19, sì alle vacanze fuori dall’Italia: Europa verso la divisione in zone rosse e zone verdi

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La Commissione europea si muove per salvaguardare il turismo e parte del Pil di numerosi paesi dell’area Schengen più il Regno Unito. L’idea è quella di dividere l’Europa in zone verdi e rosse per permettere ai cittadini di spostarsi e conoscere le località più o meno colpite dall’epidemia da coronavirus.

Una soluzione del genere è stata adottata dal punto di vista interno da paesi come la Francia e la Spagna, divise in zone rosse, dove le misure governative sono assai stringenti, e zone verdi, in cui, in virtù del basso indice di contagio, le misure anti-coronavirus sono state sensibilmente allentate.

Lo scopo è quello di tutelare il settore dei viaggi intracomunitari, che  rappresentano tra il 60 e l’80% del turismo di Spagna, Italia, Grecia e Croazia. Fette importanti di Pil che il coronavirus ha messo in ginocchio nel periodo primaverile. Con la divisione in zone un cittadino residente in una zona verde, come ad esempio l’Irlanda, potrà viaggiare in un’altra zona verde.

Francia e Spagna si sono basate sull’idea di Bary Pradelski, associato di Economia del Centro nazionale di ricerca scientifica in Francia, e Miquel Oliu-Barton, associato di Matematica dell’università di Paris-Dauphine, che hanno elaborato e pubblicato la ricerca sul portale accademico EsadeEcPol. Ora tale soluzione è al vaglio della Commissione europea.

Per quanto riguarda i parametri per definire una zone verde Pradelski spiega: “I parametri che vanno garantiti per definire “verde” un’area sono tre. Abbastanza posti in terapia intensiva, anche per malati non Covid. Poi: l’indice di crescita R0 deve essere sotto 1; e infine devono essere in atto sistemi capillari di test e tracciamento”.