Aurelio De Laurentiis ha ben chiara qual è la sua priorità per il nuovo Napoli che verrà: non trattenere nessuno obtorto collo; chiunque sia demotivato e non più interessato al progetto troverà le porte aperte per andare a giocare altrove. In estate, o in realtà in questi mesi, la dirigenza del Napoli dovrà fare i conti con una serie di calciatori scontenti (o come si diceva qualche anno fa, con il mal di pancia), e capire se è il caso di rinnovare i loro contratti oppure se perderli a giugno. Tra i casi più spinosi ci sono Callejón, Mertens, Milik e Allan.
CALLEJÓN E MERTENS – Non essendosi trovato l’accordo per il rinnovo né per la cessione a un altro club, qualsiasi squadra potrà rilevarli a parametro zero. Callejón, nonostante abbia giocato le ultime partite, è uno dei sicuri partenti a giugno. Per il belga, ci aveva provato addirittura il Chelsea per strapparlo da subito: la dirigenza inglese aveva offerto tra i 7 e gli 8 milioni di euro, ma il Napoli ha rifiutato. Su di lui c’erano Roma e Inter che molto probabilmente continueranno a lavorare sotto traccia per averlo.
LA QUESTIONE MILIK – Il Napoli si è già cautelato per giugno e ha acquistato Petagna dalla Spal: Giuntoli ha provato fino alla fine ad averlo già da subito, ma i ferraresi hanno preferito trattenerlo per salvarsi. Il contratto di Milik scadrà a giugno 2021 e l’idea di De Laurentiis sarebbe quella di rinnovare il suo contratto visto che attualmente è uno dei titolari inamovibili dell’attacco azzurro, ma dato che il suo entourage continua a chiedere ritocchi sull’ingaggio la situazione si sta facendo complicata.
ALLAN SÌ, ALLAN NO – Tra le situazioni più complicate da decifrare, senza dubbio tiene banco il caso Allan. Il brasiliano ha passato la settimana in Brasile per assistere alla nascita del suo terzo figlio e in queste ore dovrebbe tornare a Napoli, resta da vedere se sarà a disposizione per il match di lunedì a Genova contro la Sampdoria. Anche il suo contratto scade nel 2021, come quello di Milik, e molti club hanno messo gli occhi su di lui, dalla Juventus di Sarri all’Everton di Ancelotti fino allo scambio che si era paventato per Vecino con l’Inter.