venerdì, Marzo 29, 2024
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Dedo: “Vi racconto cosa significa fare musica”

Dedo, cosa significa per lei fare musica?

Significa divertirmi con quello che mi piace fare, la musica mi da energia, mi rilassa e allo stesso tempo mi fa sognare.
Quando suono dal vivo lo faccio con la freschezza di un bimbo senza però essere infantile.
Quali sono gli ingredienti del suo disco?

Cuore Elettroacustico è un disco in cui ho messo tre ingredienti; anima, cuore e impegno sociale. Anima e cuore spesso viaggiano a braccetto con la musica mentre i testi, pur
essendo ironici e giocosi, affrontano tematiche importanti soprattutto dal punto di vista sociale.
Cosa ne pensa dei musicisti di oggi?

Penso molto bene dei musicisti in generale, fare musica fa bene all’anima. Con il continuo progredire degli home studio tutti possono fare musica comodamente a casa anche se questo non significa essere musicisti. La musica di oggi è malata, ma non è morta e quel che c’è di buono va preservato.
Le piace la musica alternativa?

Mi piace la bella musica che sia alternativa o meno. Se alternativi sono Tom Jobim o Frank Zappa mi piace la musica alternativa.
Quale è il suo genere di musica preferito?

Non ho un genere preferito, ho iniziato a suonare ascoltando Bix Beiderbecke e Tchajkowsky. Amo la musica sinfonica del periodo romantico e mi sento molto vicino alla musica brasiliana di Jobim, Djavan, Veloso, Lins senza mai tralasciare un pizzico di Frank Zappa.
A che età ha iniziato a suonare?

All’età di 11 anni vidi suonare Glen Miller e chiesi in regalo un trombone a tiro, volevo suonare bene e subito ma non era facile per cui andai a prendere lezioni nella banda musicale.
Dopo qualche anno iniziai gli studi in conservatorio.
Farà un tour? Quali sono le prossime del suo tour?

Sarò in tour da dicembre. I primi concerti saranno il 9 dicembre a Roma al Lian Club per poi proseguire a Berlino il 21 gennaio.
Dedo, che pezzi farà al concerto? Quanti ce ne sono in scaletta?

Eseguirò alcuni brani dal nuovo album e parte del mio repertorio che porto in giro da anni. Circa 18 brani in scaletta.
Si mette le cuffiette, e cosa sente?

Metto le cuffiette quando vado a correre e ascolto la radio, poi come spesso accade mi annoio, cambio e ascolto uno dei miei dischi preferiti; Brasilero di Sergio Mendes.
È mai stato in Francia ad ascoltare musica? Nei suoi giri, quale è il suo paese preferito da cui prendere esempio?

Ho suonato in Francia più volte quando suonavo musica sinfonica e anche di recente a Parigi con Max Gazzè durante il tour europeo.
Durante il tour mondiale con Gazzè ho avuto modo di suonare in città che non conoscevo come Toronto, Montreal,New York, Tokyo e Shangai. La città che più mi ha colpito è sicuramente Tokyo che è un grande esempio di civiltà ma carente del fascino di New york.
Come passa la giornata? Quali sono i suoi impegni?

Al mattino porto il bimbo a scuola, vado a correre e poi mi esercito con tutti i miei strumenti musicali fino alle 13. Nel pomeriggio riprendo con la musica, suono, ascolto, leggo e faccio dei grandi viaggi con la mente.