Denis, vedi Napoli e poi segni: Sarri è avvisato

Il Napoli si prepara ad un’ importante sfida in questo 17° turno che precede la sosta natalizia: gli azzurri infatti fanno visita all’ Atalanta per conquistare i 3 punti e non perdere il contatto con i piani alti della classifica. Contro la banda di Sarri scenderà in campo al centro dell’ attacco il grande ex German Denis, che contro gli azzurri ha il gol facile: sono ben 6 le reti realizzate alla sua ex squadra nelle sole 10 partite in cui l’ ha affrontata, la prima delle quali segnata con la maglia dell’ Udinese al San Paolo nell’ aprile del 2011 e che risultò decisiva per il 2-1 finale a favore dei friulani. Nell’ agosto dello stesso anno passa all’ Atalanta con la formula del prestito con diritto di riscatto e da qui comincia il tiro al bersaglio contro gli azzurri: 5 gol nelle ultime 4 stagioni disputate a Bergamo, con la media di un gol e poco più a stagione che non fa dormire sonni tranquilli al tecnico Maurizio Sarri. L’ argentino è al quinto campionato in maglia nerazzurra ed ha tutte le intenzioni di continuare a trascinare la propria squadra, in rampa di lancio a ridosso del girone d’ andata per puntare a degli obiettivi che potrebbero riguardare ben altro, oltre che la salvezza. L’ approdo in Italia del Tanque risale al gennaio del 2002, quando il Cesena lo preleva dagli argentini del Los Andès, squadra di Primera Division. La permanenza con i romagnoli dura due stagioni, nelle quali realizza 3 reti in 30 partite. L’ argentino ritorna in patria e tra Arsenal De Sarandi, Colon e Independiente ( rigorosamente in ordine di tempo ), ci rimane 5 anni. Fin quando poi non riceve una nuova chiamata dall’ Italia, proprio dal Napoli, che il 27 giugno del 2008 deposita il suo contratto in lega della durata di cinque anni. Due sono le stagioni in cui è protagonista sotto l’ ombra del Vesuvio, prima di lasciare la città, con un totale di 13 reti in 63 presenze in serie A. Oggigiorno, forse, a Napoli qualcuno starà rimpiangendo una punta assiduamente in gol negli ultimi anni nei quali gli è stata concessa la maglia da titolare, facendolo sentire parte integrante del progetto orobico. Ma per il Napoli il tempo di pensare al passato non c’è, il presente è più importante e ogni punto lasciato per strada potrebbe risultare determinante.