sabato, Aprile 20, 2024
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Dopo dieci anni la Coppa Italia Primavera è dell’Inter

Ci sono voluti ben dieci anni prima che la squadra nerazzurra riuscisse a sollevare di nuovo la Coppa Italia Primavera. Dopo l’uno a zero allo Stadium della scorsa settimana la squadra di mister Vecchi riesce ad imporsi sulla Juve dell’ex campione del mondo, Fabio Grosso, per 2 reti ad 1. Venti mila spettatori tra cui troviamo Mancini, Zanetti, Marotta e Nedved curiosi di osservare le prestazioni dei loro prossimi giocatori della prima squadra. Tra tutti spiccano i talenti di Kastanos (Juve) e dell’ormai noto Manaj (Inter), senza contare le prestazioni di grande spessore di altri giovani in entrambe le squadre.

L’analisi – Dopo il vantaggio minimo dell’Inter vista la vittoria per 1-0 nel match di andata, tutti si aspettavano una Juve più agguerrita e cinica. San Siro non è gremito, ma ci sono venti mila tifosi a sostenere questi giovani di prospettiva. La partita nei primi minuti non è vivacissima, almeno fino al vantaggio bianconero targato dal cipriota Kastanos che rimette in partià l’incontro al trentatreesimo del primo tempo. La Juve non aveva fatto, però, i conti con l’albanese nerazzurro, già in pianta stabile nella prima squadra di Mancini e nel giro della nazionale maggiore di De Biasi, Rey Manaj. Infatti il gioiellino di mister Vecchi sigla il pareggio al minuto 77 della ripresa superando 3 difensori bianconeri all’interno dell’area (compreso il portiere Audero) per poi spedire la palla in fondo al sacco. Manaj, successivamente, lascia la propria squadra in inferiorità numerica rimediando il secondo giallo per una simulazione in area bianconera. La Juve a questo punto crede nell’impresa. Sugli sviluppi di calcio d’angolo, però, mister Grosso decide di far salire a saltare anche il portiere Audero. Il cross viene subito intercettato da Radu, portiere nerazzurro, che fa partire un lancio per Zonta che aggancia splendidamente il pallone e a porta sguarnita sigla il definitivo 2-1 portando la coppa ad Appiano Gentile. Dopo 10 anni la Coppa è dell’Inter.

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Abbiamo tuttavia un finale spiacevole, una rissa nel finale dove vengono espulsi sia il tecnico nerazzurro Vecchi che il centravanti bianconero Favilli.

rissa Inter-Juve. Fonte immagine: gazzetta.it
Post partita – Veleni anche nel post partita tra i due tecnici che non se le mandano a dire. Il primo a presentarsi ai microfoni di Sportitalia è Fabio Grosso che commenta amaro:
Diciamo che è stata una bella partita rovinata un pò nel finale per degli atteggiamenti che non ci dovrebbero essere. Che cosa è succeso? In 9 mesi non è mai accaduto nulla nelle nostre partite, nelle loro invece più di una volta…e con questo ho detto tutto“. Non si fa attendere la risposta di Vecchi che spiega: “All’andata siamo stati più cinici, qui siamo venuti fuori con forza e determinazione. Nel finale – spiega il tecnico nerazzurro ai microfoni di Sportitaliace l’avevo con il guardalinee per alcune decisioni, poi Fabio Grosso e Andrea Favilli mi hanno agredito, io stavo uscendo. Evidentemente lo stile Juve esiste solo quando vincono“. Un finale da dimenticare ma ciò che resta è un riconoscimento per una grande squadra, come afferma in prima persone Erick Thohir presidente nerazzurro: “Questi ragazzi sono il futuro dell’Inter, siamo orgogliosi di loro“.

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