“Da domani vado a correre!”: quante volte ci facciamo questa promessa dopo aver mangiato un panino al McDonald, o un kebab, o dopo aver bevuto una birra o una Coca-Cola? Ebbene secondo uno studio il 75% delle persone continua ad oziare allegramente, rimandando il suo appuntamento con il fitness giorno dopo giorno. Certo è vero che siamo circondati da peccati di gola: ogni passeggiata in centro è una tentazione continua, dal momento che le città pullulano di “trappole culinarie”, dove si vendono cibi molto calorici, che se consumati senza il supporto di uno stile di vita dinamico, rischiano di farci accumulare molto peso in eccesso. Ma niente paura, il sito Fit Talerz ha calcolato il numero di chilometri che sono necessari a bruciare le calorie in eccesso introdotte con il cosiddetto “junk food” (cibo spazzatura), e ha pubblicato una serie di tabelle indicative in cui ogni alimento è affiancato dalla media dei chilometri da correre.
Per bruciare le calorie di un hamburger sono necessari circa 4 km di corsa, per bruciare quelle di una lattina di Coca-Cola bisogna correre per 1,87 km, che aumentano a circa 12 nel caso di una piadina con kebab, salsa yogurt e insalata, mentre per smaltire le calorie di una vaschetta di patatine fritte bisognerebbe correre per 5,97 km. Il Gelato richiede quasi 2,5 km, mentre i biscotti, dai 2 ai 4 km dipende se sono o meno al cioccolato. Dopo aver bevuto una bottiglia di birra, invece, si dovrebbe correre per 2,88 km mentre si sale drasticamente a 16,79 km dopo aver mangiato una confezione di snack salati.
Ovviamente i dati pubblicati da Fit Talerz sono indicativi, il rapporto calorie/chilometri è stato calcolato su una persona di 30 anni, alta 180 centimetri, con un peso corporeo di circa 70 kg e capace di correre 1 km in 6 minuti e 30 secondi. Le cifre riportate dal sito vanno quindi adattate tenendo conto delle proprie caratteristiche fisiche.
