sabato, Aprile 20, 2024
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Dio non è morto, il ragazzo che sfida la filosofia dell’ateismo

Per definizione l’ateo è colui che non crede in Dio o in nessuna esistenza.

Molti, o quasi tutti i filosofi sono stati atei e tutti sono convinti nell’affermare che non esiste una presenza soprannaturale e che il mondo è stato creato in base a un singolo processo che ha innescato tutto a cui gli scienziati danno il nome di Big Bang (grande esplosione).

John Wheaton è uno studente cristiano che diventa l’esca del suo professore di Filosofia, che insiste nel dire che Dio è morto, appellandosi alla filosofia di Nietzesche. La sfida a cui sottoporrà il suo studente di primo anno, va oltre ogni logica scolastica. John sente di dover difendere l’esistenza di Dio e così studia la teoria secondo il quale Dio esiste.

In un mondo in cui l’ateismo è parte integrante della società, John dimostra (appurando la filosofia e la scienza) che potremmo dire che si, esiste una forza soprannaturale che i Cristiani chiamano Dio. L’idea di base è quella di partire dalle origini del mondo e da come tutto è iniziato. Se è vero che l’universo è nato da un bagliore di luce che ha scatenato successivamente una forte esplosione è vero anche che non sappiamo ancora come quel bagliore sia nato. Per rispondere alla domanda “Se Dio ha creato l’universo, chi ha creato Dio?”, John controbatte chiedendo ” Se l’universo ha creato gli uomini, chi ha creato l’universo?”.

Il suo discorso finale risponde solo in parte alla complicata e intrinseca questione che da sempre divide la chiesa dalla scienza:

“C’è chi dice che il male sia l’arma più potente usata dall’ateismo contro la fede cristiana, ed è così! La stessa esistenza del male, pone la questione ‘ Se Dio è misericordioso, se Dio è onnipotente, perchè permette l’esistenza del male?’ La risposta è eccezionalmente semplice. Il libero arbitrio, Dio permette al male di esistere per libero arbitrio. In altre parole l’intenzione di Dio rispetto al male è quello di distruggerlo un giorno. Per i cristiani il punto fisso della moralità, che distingue il giusto dallo sbagliato altro non è che una linea retta che discende direttamente da Dio. Senza Dio non c’è ragione reale per essere morali, non c’è neppure uno standard di ciò che è ritenuto morale. Ma se Dio davvero non esiste, ogni cosa è ammissibile. Se davvero così fosse allora ogni cosa che decidiamo non avrebbe senso. Le nostre vite e le nostre morti non avrebbero più conseguenze di quelle di un pesce rosso” 

 

Federica Verdoliva
Federica Verdoliva
Voglio raccontare al mondo la verità. Voglio scrivere di tutte quelle cose che vengono nascoste. Voglio essere la voce di qualcuno. Voglio che la gente si accorga che quello che vede non è sempre realtà.
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