Il presidente Sergio Mattarella ha dato l’ok e ha firmato il nuovo decreto fiscale nella tarda serata di ieri. Cosa c’è nel testo definitivo?
Qui sono riportate le diverse senatorie e le tipologie utilizzabili:
“SALDO E STRALCIO” SULLE CARTELLE NON PAGATE: Per chi era in difficoltà, consentirà di abbattere quanto dovuto al fisco per cartelle non pagate. Per ora la proposta elaborata indirizza questo “perdono” a prezzi ridotti a chi ha basso reddito o problemi di liquidità. Tre le aliquote, al 6%, 10% e 25%, che si declinano in modo diverso per le persone e per le società. Per le persone fisiche si applicano a chi ha un Isee sotto i 15.000 euro, tra 15.000 e 22.000 euro, tra 22.000 e 30.000 euro. Per le società se hanno debiti superiori al 20% del valore della produzione e un indice di liquidità inferiore a 0,3%, tra 0,3 e 0,6%, tra 0,6 e 0,8%. Per chi ha già in corso la rottamazione, invece, potrà aderire al condono ma solo per gli importi non ancora versati.
INTEGRATIVA, PER CAMBIARE VECCHIE DICHIARAZIONI: Riguarda gli importi nascosti al fisco negli ultimi cinque anni e consente di adeguare quanto non denunciato al fisco con una integrazione “speciale”. Tutto ciò è possibile solo per chi ha già presentato una dichiarazione e potrà aumentare il valore del reddito al massimo del 30%, con un tetto complessivo di 100 mila euro l’anno. Doppia soglia che però non vale per chi ha dichiarato meno di 100mila euro che potrà comunque sanare fino a 30mila euro di imponibile non dichiarato. Su questi redditi emersi si paga una tassa del 20%.
ROTTAMAZIONE TER, PER CARTELLE E MULTE: Coloro che hanno cartelle da pagare, ma non rientrano nei canoni per il “saldo e lo stralcio” potranno usufruire di una versione “ter” della rottamazione. La cartella si potrà pagare senza sanzioni e interessi con 10 rate in cinque anni. Vale anche per chi ha aderito alla rottamazione bis, che però dovrà versare le rate previste per quest’anno e potrà spalmare quelle da pagare nel 2019.
LO “STRALCIO” SULLE MINI CARTELLE: L’annullamento sarà automatico per le mini-cartelle, quelle di importo inferiore ai 1.000 euro, emesse tra il 2000 e il 2010. Questa impatterà sul 53% dei contribuenti con vecchie cartelle non pagate.
CHIUSURA SULLE LITI: Per quanto riguarda la regolarizzazione delle liti, si vuole smaltire il contenzioso nelle commissioni tributarie, consentendo al contribuente di ridurre quanto dovuto. In particolare è previsto che il contribuente possa pagare solo il 20% del dovuto, chiudendo subito la causa con il fisco, se ha vinto in secondo grado o dimezzare il dovuto in caso di vittoria in primo grado.
SANATORIA FLASH, DAI VERBALI AGLI ACCERTAMENTI: Per mettersi in regola da subito dopo un controllo e il verbale di constatazione bisognerà ripresentare la dichiarazione ma non pagare sanzioni e interessi. Queste due voci non si pagano anche per gli avvisi di accertamento, di rettifica, di liquidazione o per gli atti di recupero notificati entro l’entrata in vigore del decreto legge, ma a patto che non siano stati contestati. Per aderire a quest’ultima sanatoria bisognerà essere veloci e fare domanda entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto.