La questione dei nuovi dazi imposti da Donald Trump non smette di far scalpore. In vista dell’effettiva entrata in vigore della decisione presa dal Presidente Degli Stati Uniti, le varie nazioni, colpite economicamente da tale evento, stanno premendo per avere un incontro con la Casa Bianca. L’obiettivo è quello di cercare di far ravvedere Trump; dalla posizione assunta.
Tuttavia, il Presidente non sembra disposto ad alcun tipo di ripensamento. Qualche ora prima dell’entrata in vigore dei nuovi dazi, Trump ha deriso in più modi i territori che lo stanno invitando ad un riesame del nuovo progetto. Le sue parole:” Questi Paesi ci chiamano, stanno morendo dal desiderio di fare un accordo.”
Non è finita qui. A questo commento, è seguita un’imitazione provocatoria e sarcastica delle nazioni, pronte a qualsiasi soluzione, pur di non vedere le loro economie distrutte. Secondo Trump, questo sarebbe l’atteggiamento degli altri paesi, rispetto a quello degli USA: “Per favore, per favore signore, fai un accordo. Farò qualunque cosa signore”.
Nella sua prospettiva, sono i territori stranieri a cercare un compromesso con gli Stati Uniti, di cui il suolo americano non ha bisogno; data la sua posizione economica. Ha aggiunto: “Molti paesi ci hanno fregato da destra e sinistra, e adesso è il nostro turno di fregarli, e renderemo il nostro Paese più forte”.
Il primo a chiedere una negoziazione è stato Israele, a cui poi si è aggiunto il Giappone con la Corea Del Sud. Giorgia Meloni, invece, atterrerà negli USA il 17 Aprile. La Cina, dal suo canto, è determinata a non scendere a compromessi con Trump.