sabato, Aprile 20, 2024
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E adesso questo Scudetto chi lo vince?

Stiamo assistendo a uno dei campionati più incerti degli ultimi anni, c’è poco da dire. Sono infatti racchiuse al vertice della classifica di Serie A dopo 11 giornate ben 6 squadre in soli 5 punti. Gli altri anni non è affatto stato così. L’anno scorso dopo 11 giornate c’erano solo Juventus e Roma, col Napoli staccato 7 punti dalla Juventus. Nella stagione 2013/2014 Roma, Napoli e Juventus in 3 punti. Un campionato simile dopo 11 giornate fu quello 2010/2011, l’Inter aveva appena finito il suo ciclo di 4/5 scudetti consecutivi, e l’anno dopo regnava il caos: Milan, Lazio, Napoli, Inter Juventus e Roma, 6 squadre racchiuse in 5 punti, proprio come ora. Difficile capire adesso chi la spunterà, è perciò lecito chiedersi “E adesso questo scudetto chi lo vince?”

I MINICICLI DI VITTORIE – Dopo le prime cinque vittorie consecutive dell’Inter non c’erano dubbi. “L’Inter è troppo forte, ha una difesa troppo solida e riesce a vincere pur giocando male, adesso gioca anche contro la Fiorentina in casa e può volare a 18 punti in 6 gare”. Risultato Inter 1 Fiorentina 4, e 3 pareggi consecutivi a seguire. È arrivato poi insieme il momento di Roma e Napoli che insieme hanno vinto 5 gare consecutive. “Roma inarrestabile, ha battuto anche la Juventus in casa, impensabile che si fermi proprio ora quando deve staccarsi dalle altre, adesso contro l’Inter farà vedere di che pasta è fatta”. Risultato Inter 1 Roma 0, ancora il San Siro protagonista a interrompere una striscia di 5 vittorie consecutive. Sorte diversa per il Napoli che ha visto interrompere il suo miniciclo a Marassi dopo lo 0-0 contro il Genoa anche se tutti i tifosi partenopei avranno ancora negli occhi l’errore di Hamsik a tu per tu con Perin. La Fiorentina non la vogliamo considerare? 8 vittorie e 3 sconfitte in 11 gare stanno consentendo alla squadra di Paulo Sousa di condividere il primato in classifica con l’Inter in virtù della facile vittoria casalinga contro il Frosinone. Le altre due squadre aggruppate sono il Milan e il Sassuolo. I neroverdi in realtà hanno perso 3 delle ultime 5, ma proprio grazie agli iniziali ottimi risultati si ritrova al quinto posto in classifica. Il Milan invece, con Mihajlovic a rischio dopo la disfatta casalinga contro il Napoli e il pareggio a Torino, è riuscito a risalire la china vincendo tre partite consecutive contro Sassuolo e Chievo in casa ma soprattutto contro la Lazio all’Olimpico inserendosi prepotentemente nel gruppone al vertice. In un campionato così equilibrato minicicli da 3 vittorie consecutive smuovono parecchio la classifica. E la Juventus, vincitrice degli ultimi 4 campionati, ora a quota 15 è avvisata.

LE ATTUALI GERARCHIE – Dovendo stabilire quali sono le squadre più potenzialmente attrezzate delle altre, di queste 6 non possiamo che porre Roma e Napoli sul gradino più alto. Le squadre di Rudi Garcia e Maurizio Sarri sono quelle che hanno fatto vedere fin qui il miglior calcio e che hanno dimostrato di poter fare goal in qualsiasi momento (hanno infatti rispettivamente il primo e il terzo miglior attacco del campionato). L’unico problema per entrambe saranno le coppe: il Napoli andrà sicuramente molto avanti in Europa League, e se le partite al Giovedì contro il Legia Varsavia non ti tolgono energie, giocare i quarti di finale contro una delle retrocesse dalla Champions sarà molto impegnativo e questo qualche punto potrà toglierlo; discorso simile per la Roma che però la sua qualificazione se le deve ancora giocare (rischierebbe anche di uscire dall’Europa League piazzandosi quarta, indubbio vantaggio per il campionato). Uno step più in giù per forza di cose bisogna metterci l’Inter. Non giocherà bene, anzi malissimo. Non sarà molto prolifica, anzi ha l’ottavo peggior attacco a pari con il Palermo. Non ha nessun bomber finora, anzi i capocannonieri sono Icardi e Jovetic a quota 3. Però una squadra che vince 6 gare 1-0 qualche merito ce l’ha: un Super Handanovic che, errore con la Fiorentina a parte, è uno dei più in forma della serie A; una difesa rigenerata dagli innesti di Miranda e Murillo, due grandissimi difensori che stanno dando molto a questa squadra; un gruppo molto operaio senza prime donne gestito da un Roberto Mancini che ha la consapevolezza di giocare male ma vincere, finché durerà l’Inter sarà molto in alto. Vogliamo dimenticarci la Juventus? I bianconeri, sembra strano a dirsi, sono la mina vagante di questo campionato. Per il momento nessuno li considera come papabili alla vittoria, ma in realtà i punti di distacco dal vertice sono “solo” 9, nulla di impossibile da rimontare, infortuni permettendo e a patto che non si riversino tutte le energie sulla Champions League: sarebbe un gravissimo errore.

Walter Molino
Walter Molino
Laureato in Mediazione Linguistica e Culturale (Spagnolo, Portoghese e Catalano) all'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", appassionato di calcio e basket.
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