Il grande scrittore Andrea Camilleri è morto questa mattina, all’età di 94 anni, presso l’ospedale Santo Spirito di Roma, dove era ricoverato da tempo. A darne notizia è l’Asl Roma 1, che “con profondo cordoglio” informa che il Maestro è deceduto alle ore 8:20. “Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali. Per volontà del Maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verrà reso noto dove portare un ultimo omaggio“, si legge nel comunicato.
Camilleri è stato per ben 70 anni regista teatrale e sceneggiatore. Entra nell’Accademia di Arte drammatica ‘Silvio d’Amico’ di Roma nel 1949 e realizza varie opere, ispirandosi a Pirandello. In quegli anni conosce la moglie Rosetta, dalla quale avrà tre figlie. Nel 1957 il debutto in Rai, mentre negli anni Settanta è insegnate di regia all’Accademia di Arte drammatica. La sua passione per la scrittura lo porta a pubblicare, nel 1987, ‘Il corso delle cose‘, con cui ottiene un buon riscontro di pubblico. Il successo vero e proprio arriverà però con il celebre personaggio del commissario Montalbano.
Nelle ultime interviste Camilleri aveva dichiarato: “Ho avuto una vita fortunata. Non ho rimpianti e non ho paura di niente, neanche della morte“. Lo scrittore si trovava a Roma per preparare uno spettacolo che si sarebbe dovuto tenere il 15 luglio alle Terme di Caracalla, dove avrebbe raccontato la sua Autodifesa di Caino. “Se potessi vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio ‘cunto’, passare tra il pubblico con la coppola in mano“, aveva dichiarato.
