venerdì, Aprile 19, 2024
HomeSportÈ quasi NBA, analisi della Central Division

È quasi NBA, analisi della Central Division

Seconda tappa del nostro cammino di avvicinamento alla Regular Season NBA con l’analisi della Central Division. Sarà interessante seguire la lotta tra Cavaliers e Bulls per il primo posto, i giovani ed esplosivi Milwaukee Bucks, e l’incerto destino di Pistons e Pacers.

Cleveland Cavaliers (53-29): Il ritorno a casa di Lebron James dell’anno scorso ha portato un entusiasmo pazzesco alla Quicken Loans Arena, ma la stagione non si è conclusa come tutti speravano. Posizionatisi al secondo posto nella Eastern Conference, i Cavaliers hanno battuto al primo turno dei Playoffs i Celtics per 4-0, i Bulls al secondo turno per 4-2 e gli Hawks 4-0 in una serie di finali di Conference letteralmente dominata grazie al nativo di Akron. Nelle Finals hanno pesato molto le assenze di Kevin Love, alla sua prima stagione non brillantissima a Cleveland, per infortunio alla spalla subito nel primo turno a Boston, e di Kyrie Irving, che ha disputato solo la prima partita contro i Warriors, e che potrebbe restar fuori fino al prossimo Gennaio; assenze che hanno ridotto l’enorme potenziale offensivo dei Cavs. LeBron James nella scorsa regular season ha viaggiato a delle medie altissime dando sempre l’impressione di non avere il piede sull’acceleratore. Infatti nei Playoffs ha letteralmente dominato la lega collezionando 30.1 punti, 11.3 rimbalzi e 8.5 assist di media, migliorando in tutto rispetto alle prime 69 partite. Ad oggi Tristan Thompson, fondamentale lo scorso anno, non ha ancora rifirmato con i Cavs. Tra la squadra e il ventiquattrenne canadese vi è una distanza di circa 14 milioni. Un titolo sportivo manca alla città di Cleveland da più di 50 anni, ma nella prossima stagione sicuramente vi sono buone probabilità di interrompere questo record negativo.

Out: Brendan Haywood a Portland, tagliato dalla franchigia dell’Oregon dopo tre giorni dal trasferimento; Mike Miller a Portland; Shawn Marion ritiratosi; Kendrick Perkins a New Orleans.

In: Richard Jefferson dai Mavericks; Mo Williams dagli Hornets.

Starters: Irving, Shumpert, Love, James, Mozgov.

Mo Williams e Matthew Dellavedova saranno fondamentali per la prima parte di stagione, si aspetta inoltre il ritorno in campo di Anderson Varejão. J.R.Smith con il suo contributo dalla panchina potrà risolvere molte partite.

Chicago Bulls (50-32): Dopo cinque stagioni termina l’esperienza di Tom Thibodeau allo United Center, in panchina al suo posto ci sarà il giovanissimo Fred Hoiberg. L’eliminazione subita al secondo turno dei Playoffs contro i Cavaliers ha spento gli entusiasmi per una passata stagione che aveva fatto ben sperare. Il recupero quasi totale di Derrick Rose, che a tratti era sembrato in forma da MVP, e il grandissimo apporto di Pau Gasol, il quale ha appena vinto il titolo di MVP agli Europei trascinando la sua Spagna alla vittoria, dovranno essere le basi su cui puntare per arrivare almeno alle finali di conference il prossimo Maggio. Jimmy Butler, most improved player 2015 con 20 punti di media nella regular season e 22.9 nei Playoffs, è stato ri-firmato dai Bulls per 5 anni a 95 milioni di dollari.

Out: Nazr Mohammed ad oggi ancora free agent.

In: Jordan Crawford, il quale ha disputato la Summer League con i Mavericks, ha firmato un contratto non garantito.

Starters: Rose, Butler, Dunleavy, Noah, Gasol.

Nikola Mirotić, al suo secondo anno a Chicago, dovrà dimostrare il suo reale valore dopo aver terminato in modo convincente la stagione.

Milwaukee Bucks (41-41): I ragazzi allenati da Jason Kidd hanno superato ogni aspettativa nella passata stagione, piazzandosi al sesto posto della Eastern Conference e vincendo due gare contro i Chicago Bulls, per poi essere eliminati nel primo turno dei Playoffs. Si attende il recupero dall’infortunio della seconda overall pick del draft 2014, Jabari Parker, che ha disputato solo 25 partite nel suo primo anno in Wisconsin. Giannis Antetokounmpo ha registrato nello scorso anno 12.7 punti di media e il 49% dal campo; quella che ci attende potrà essere la stagione che lo consacrerà come grande giocatore oltre che come grande atleta. Michael Carter-Williams, arrivato solo a Febbraio dai 76ers, è pronto a dimostrare dinanzi al BMO Harris Bradley Center perché é stato eletto rookie dell’anno nel 2014.

Out: Ersan Ilyasova a Detroit e Zaza Pachulia a Dallas, entrambi fondamentali nella scorsa stagione grazie ad un mix di esperienza e centimetri sotto canestro.

In: Chris Copeland dai Pacers; Marcus Landry dal Zaragoza; Greivis Vásquez dai Raptors; Rashad Vaughn diciassettesima scelta del draft 2015; Greg Monroe dai Pistons, che dopo cinque stagioni in NBA caratterizzate da alti e bassi dovrà dimostrare di poter essere un giocatore decisivo.

Starters: Michael Carter-Williams, Antetokounmpo, Middelton, Parker, Monroe.

Rotazione di assoluto livello per i Bucks, infatti saranno pronti a contribuire dalla panchina i vari Vásquez, Bayless, O.J.Mayo, Copeland, Henson e Miles Plumlee.

Indiana Pacers (38-44): Dopo le due finali di Conference consecutive raggiunte nel 2013 e 2014, già nella passata stagione è iniziato lo smantellamento della squadra che aveva fatto sognare la Bankers Life Fieldhouse. Dopo la cessione nello scorso anno di Lance Stephenson, sono arrivate questa estate le partenze di Roy Hibbert e David West. Solo il ritorno al pieno della forma di Paul Geroge, che ha saltato praticamente tutta la scorsa stagione per la frattura di tibia e perone, può far bene sperare per un difficile posto nei prossimi Playoffs.

Out: Luis Scola a Toronto; Chris Copeland a Milwaukee; C.J. Watson a Orlando; Donald Sloan a Brooklyn; A.J. Price a Shanghai; David West a San Antonio; Roy Hibbert ai Lakers.

In: Myles Turner undicesima scelta del draft 2015; Jordan Hill dai Lakers; Toney Douglas dai Pelicans; Chase Budinger dai Timberwolves ; Monta Ellis, dai Mavericks, è il vero colpo di questa offseason, insieme a George Hill formerà un grande reparto arretrato.

Starters: G.Hill, Ellis, George, J.Hill, Turner.

Detroit Pistons (32-50): Le ultime stagioni al Palace non sono state entusiasmanti, e anche lo scorso anno, quando sembravano poter raggiungere i Playoffs, i Pistons sono crollati come un castello di sabbia. La offseason deve però far ben sperare, perché il roster a disposizione di Stan Van Gundy è adatto al suo gioco preferito, il “one in four out”. Inoltre Andre Drummond può essere un giocatore dominante fin da subito, mentre Reggie Jackson potrebbe trascinare i suoi compagni ai Playoffs se per tutta la stagione mantenesse i ritmi delle ultime 21 partite dello scorso anno, quando ha fatto registrare una media di 18.1 punti, 4.6 rimbalzi e 9.7 assist con il 45.8% dal campo e 37.1% da tre. Da seguire anche il primo anno in NBA di Stanley Johnson, proveniente dagli Arizona Wildcats.

Out: Caron Butler a Sacramento; John Lucas III e Shawne Williams ad oggi ancora free agent; Quincy Miller a Brooklyn; Greg Monroe a Milwaukee; Tayshaun Prince, tornato durante lo scorso anno nella squadra con cui ha vinto l’anello nel 2004, a Minnesota.

In: Stanley Johnson ottava scelta al draft 2015; Aron Baynes dagli Spurs; Marcus Morris e Reggie Bullock dai Suns; Steve Blake dai Trail Blazers; Ersan Ilyasova dai Bucks.

Starters: Jackson, Caldwell-Pope, Johnson, Ilyasova, Drummond.

Brandon Jennings dovrà dare il suo contributo come sesto uomo, mentre Steve Blake e Marcus Morris potranno dare solidità alla rotazione.

N.B: Le destinazioni e le provenienze sono indicate al netto della free agency.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

ULTIMISSIME