mercoledì, Aprile 17, 2024
HomeCronacaCronaca esteraEcommerce: la nuova spinta propulsiva del business italiano

Ecommerce: la nuova spinta propulsiva del business italiano

Esistono oramai un miliardo e più di articoli su internet, sui pro e sui contro dell’uso di questo strumento, probabilmente non ne serve un altro. Si è oramai capito che il web offre una miriade di opportunità se si è capaci di utilizzarlo con criterio, senza diventarne schiavi o dipendenti. Una volta appurato ciò, potremmo iniziare a vedere il nostro computer (ma anche smartphone, tablet e quant’altro) come la soglia dalla quale si diramano infinite strade, sta a noi scegliere quali imboccare, quando e per quanto tempo. Che si cerchi divertimento, amici, passatempi o notizie, internet è sempre a nostra disposizione.

 

Ci sono delle strade più battute di altre, specialmente nel nostro paese, dove a quanto pare gli ecommerce devono ancora conquistarsi la nostra fiducia. Un recente studio portato avanti da Eurostat mostra quali sono gli acquirenti principali del web; secondo questo identikit, i ragazzi tra i 25 e i 34 anni caratterizzano la fascia di persone con maggiore attitudine alla compravendita online.

 

Quella dell’acquisto in rete è una formula che sembra piacere soprattutto agi inglesi, nel 2016 l’87% di chi ha accesso ad una connessione ha fatto almeno un acquisto. Seguono poi i danesi (84%) e i tedeschi (82%).  Per quanto riguarda gli italiani, al momento gli acquisti preferiti sembrano essere quelli inerenti a viaggi e vacanze, eppure anche lì sono pochi rispetto al panorama europeo i compratori 2.0, solo il 22% degli appartenenti alla fascia 25-34 (che è stata comunque la più attiva) ha infatti comprato biglietti o pagato alberghi tramite connessione internet nell’anno passato, contro il 65% degli abitanti della maggior parte dei paesi del nord Europa come Norvegia, Olanda e Danimarca. Certo questi dati possono non sembrare un gran che, risultano invece incredibili se si pensa che sono praticamente raddoppiati i consumatori in poco più di un anno.

 

Lo studio di Eurostat ha inoltre portato alla luce particolari aspetti degli appartenenti a questo campione, sembra infatti che tra i più giovani siano quelli con un titolo di studio più “alto” a preferire gli acquisti in web. Forse proprio grazie a questi dati sempre più commercianti si convincono ad associare un ecommerce alle loro attività.

 

Già da qualche anno tutte le grandi società di servizi primari (luce, acqua, gas, telefono ecc…) hanno dato la possibilità di abbonarsi autonomamente e comodamente da casa attraverso il proprio computer, quasi simultaneamente hanno iniziato anche moltissimi grandi marchi, affiancandosi a quelle attività preesistenti di vendita unicamente online come ad esempio il conosciutissimo Amazon.

 

Un nuovo settore, entrato in questo mondo relativamente di recente, è certo quello enogastronomico. Grazie anche a tutte le app per il cibo da asporto sempre più amate e richieste, si sta pian piano imparando a consumare a casa propria ciò che fino a poco tempo fa era relegato solo alle sale dei ristoranti, comprando cibi da asporto e godendosi a casa non più solo la semplice pizza ma anche un’infinita varietà di piatti.

 

Questo nuovo trend è probabilmente il motivo principale per cui molte aziende produttrici nel settore della enogastronomia si sono mosse al fine di essere facilmente rintracciabili su internet, espandendo i loro commerci non più solo in Italia ma praticamente in tutto il mondo. Luoghi come le campagne emiliane o le valli del Chianti possono oggi trovare nuovi spazi di vendita anche al di fuori della penisola, godendo di un’economia non più costretta dai limiti geografici.

 

Quelle che nel nostro immaginario possono sembrare situazioni ancorate al passato, sono invece oggi fiorenti business anche grazie all’espansione delle vendite online; un esempio è di sicuro la Fattoria Montemaggio, che pur essendosi lanciata con successo nell’era moderna, continua a seguire il proprio obiettivo di valorizzare il territorio in cui si trova, ovvero la regione del Chianti Classico, producendo vini toscani di altissima qualità ed altri prodotti come ad esempio l’olio. Sapersi muovere verso il futuro senza snaturare le proprie radici né intaccare la qualità è sicuramente una formula che dovrà essere utilizzata dalle aziende italiane per sfruttare gli strumenti che abbiamo a disposizione in quest’epoca e dare una sferzata di nuova vita all’economia nostrana.

Mark S.
Mark S.http://dailynews24.it
Journalist of dailynews24.it
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

ULTIMISSIME