Emre Can torna a parlare del burrascoso addio alla Juventus. Il centrocampista tedesco, attualmente al Borussia Dortmund, nella lunga intervista rilasciata a Kicker ha svelato alcuni retroscena relativi al rapporto con la società e con Maurizio Sarri. Ecco le dichiarazioni.
SULL’ADDIO AL LIVERPOOL – “Non mi pento di essermi trasferito in Italia, sono contento per il Liverpool e per la vittoria della Champions League. Sentivo di aver bisogno di qualcosa di nuovo, quindi è arrivata l’offerta della Juventus. Il primo anno è stato bello, ho giocato molto e mi sono comportato bene”.
SU SARRI – “Poi è arrivato Maurizio Sarri. Non ci ha seguito all’inizio perché si era ammalato, la dirigenza poi non mi fece accettare l’offerta del Paris Saint-Germain e quando chiamai l’allenatore in una conversazione di 20 secondi mi disse che non ero nella lista Champions. Dopo tutto questo, mi è stata negata ogni possibilità”.
SULLA DECISIONE DI LASCIARE LA JUVENTUS – “Era ingiusto, perciò volevo andar via a gennaio. Non ha nulla a che fare col club: la Juve è una grande società, con grandi tifosi e in una grande città. Volevo giocare di nuovo a calcio, anche il fatto che ci sia l’Europeo ha influito perché voglio esserci a giugno”.
INFINE SU HAALAND – “È un calciatore molto speciale. Ha un fisico importante e tutto ciò di cui un attaccante ha bisogno. È veloce, forte, pericoloso e molto professionale per i suoi 19 anni. Se continua così potrà fare una gran carriera”.