Eccoci arrivati, a grande richiesta, al secondo appuntamento, in esclusiva per Dailynews24.it, con Chiara Dello Iacovo, grande talento della musica cantautorale italiana. Dopo averci raccontato, in linea generale, i suoi intenti musicali e le sue ispirazioni artistiche, Chiara ci prende per mano in un viaggio tra le righe dei suoi brillanti testi, svelandoci i sentimenti che cospargono la sua arte.
Ti sei definita un soldatino. Le tue armi la musica e l’arte, intesa come motore mobile del cambiamento pacifico, ma rivoluzionario. Quanto ti rispecchia questa frase e chi è davvero il tuo “soldatino”? L’eroe moderno o il lato coraggioso dell’uomo comune?
“In realtà nella mia canzone, la figura del “Soldatino” è vista con connotazione negativa: rappresenta l’omologazione a cui ci costringe la società, a maggior ragione quando arriva il momento di inserirsi in un ambiente lavorativo. In seguito ho notato che invece il pubblico l’ha accolto come una figura rivoluzionaria, è riuscito a carpirne il lato positivo: è una versione della mia canzone che non avevo considerato mentre nasceva nella mia testa e nelle mie dita. Adoro quando gli ascoltatori mi spiegano quello che scrivo. È uno degli aspetti di questo lavoro che amo di più”.
“Scatola di Sole” è un tripudio di energia ed originalità. Hai voluto mostrare ai tuoi seguaci il lato “solare”, quasi buffo, del tuo essere o c’è una nota malinconica di fondo volutamente celata tra le righe?
“Purtroppo ho buone ragioni per credere che la malinconia sia una prerogativa della musica cantautorale in sé: per quanto riguarda il territorio circoscritto della mia musica poi, ne sono certa. Ho un carattere segnato da molte dicotomie e la cosiddetta “allegra malinconia” credo sia uno dei sentimenti che meglio lo rappresenta. “Scatola di Sole” infatti, per quanto possa arrivare all’orecchio come spensierata e leggera, parla di una storia d’amore in crisi che si rispecchia nell’autunno che la avvolge. È un episodio reale tratto dalla mia vita, persino la suddetta scatola esiste davvero!”
“Le pozzanghere per strada che si inghiottono anche il sole”. Credi davvero che nei tempi attuali siano destinate a prevalere le pozzanghere o pensi possa tornare a splendere il sereno?
“Ho vent’anni: se non credo nel futuro io, chi lo farà per me?”.
“Che paura un mondo schiavo delle leggi di mercato”: la sensazione è che la popolarità per te conti decisamente meno del mantenere fede alla tua identità. Come definiresti il rapporto con i tuoi fan, in tal senso? Pensi di avere le idee totalmente chiare rispetto ai tuoi intenti musicali, anche futuri?
“Cristicchi sul suo profilo twitter scrive “Non sono mai riuscito a coltivare il mio pubblico, troppo intento a far germogliare me stesso”. Credo renda l’idea. Sapere di avere dei fan mi riempie di gioia, ma la mia priorità è lavorare in modo onesto e coerente su me stessa, in modo da poter poi dare a chi mi ascolta la parte migliore del mia “arte”, se posso azzardare questo termine pretenzioso. Voglio che chi mi ama, ami la mia verità, non un personaggio costruito ad hoc”.
E di seguito vi mostriamo il bellissimo video di “Soldatino”, brano dal testo segnato dall’acutezza della cantautrice e scandito dalle note di un pianoforte schietto, ma elegante, proprio come la compositrice. Cari lettori, buon ascolto!
Ringraziamo nuovamente Chiara dello Iacovo per la disponibilità. Nei prossimi giorni, l’appuntamento con la terza e ultima parte dell’intervista alla giovane cantautrice.
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