venerdì, Marzo 29, 2024
Home Blog

Esclusiva-Federico, italiano in viaggio in Corea del Nord: “Non è inferno in terra, il paese è completamente diverso”

Lui è Federico Giuliani, un ragazzo di Pescia (provincia di Pistoia), che, dopo aver studiato la reale situazione in Corea del Nord, ci è andato di persona nell’agosto del 2017. E ci ha descritto, in esclusiva, uno stato completamente diverso da come lo descrivono gran parte dei media italiani. Fra le altre cose, inoltre, ha ribadito che “vi sono popoli che hanno la propria storia e la propria cultura, dunque va rispettata” e, “inoltre i media dovrebbero smettere di creare pettegolezzi soltanto sulle vicende militari“. Di seguito ecco l’intervista che sfata davvero tanti luoghi comuni.

Prima di entrare nel vivo, puoi dirci i documenti da preparare (con relativi costi e tempistica) per entrare alla Corea del Nord?

Il viaggio in Nord Corea sembra complicato, ma in realtà è semplice. Per prima cosa è necessario avere il passaporto, quindi è possibile contattare una delle agenzie specializzate che organizzano tour nel paese.
Una volta accordato l’itinerario, si procede firmando un paio di documenti identificativi. Il discorso è diverso per giornalisti o fotografi professionisti, che devono seguire un altro iter. Comunque per maggiori informazioni basta consultare il sito della Corea del Nord (http://www.korea-dpr.com) oppure le pagine delle agenzie che offrono i viaggi.

Confermiamo o sfatiamo tutte le dicerie sulla Corea del Nord articolandole:
È vero che i turisti vengono seguiti h24 da soldati di Kim Jong-un?
No, non c’è nessun soldato che segue i turisti. Ci sono delle guide locali che hanno il compito e la responsabilità di seguire i viaggiatori durante la loro permanenza in uno stato che, ricordiamolo, è teoricamente in guerra con il sud e gli USA.
È vero che di sera i turisti non possono uscire?
I turisti possono praticamente fare ciò che vogliono: basta comunicarlo in fase di compilazione del tour. Se ogni sera si vuole uscire, lo si fa presente prima di partire e le guide faranno il possibile per accontentare il viaggiatore (che difficilmente rimarrà deluso).
È vero che in Corea del Nord la gran parte delle persone è povera?
No, è un mito da sfatare. La capitale Pyongyang è una metropoli da 3 milioni di abitanti ai quali non manca niente. Numerosissime sono le auto, molte delle quali noti marchi occidentali. Diffusissimi i cellulari e palazzoni ultramoderni. In campagna il discorso è leggermente diverso, ma anche i contadini hanno la loro vita dignitosa.
Tuttavia il governo ha intenzione gradualmente di estendere in tutto il paese la programmazione messa in atto a Pyongyang.
È vero che non è possibile entrare in un bar da soli?
La risposta è no dal momento che bar non ve ne sono, o almeno per come siamo abituati a intenderli noi. Vi sono caffetterie e altri luoghi di ritrovo simili, ma sono tutti locali dedicati a un elevato tipo di clientela, dal momento che il caffè é un bene importato e quindi, a causa delle sanzioni, un prodotto piuttosto caro. Quasi tutti gli hotel più importanti sono dotati di caffetterie, che possono essere visitate senza problemi dai turisti.
È vero che non si può usare internet?
Falso. In Nord Corea c’è un intranet locale, che fa le veci del nostro internet. Non è presente una rete internet, ma in alcuni hotel di lusso i turisti possono collegarsi mediante appositi internet point.
È vero che all’ingresso in Corea del Nord e all’uscita ti controllano foto e video?
Non necessariamente, dipende dalle decisioni del momento. In ogni caso é bene obbedire alle leggi del paese, che vietano di fotografare alcuni soggetti e situazioni, quali militari, persone che lavorano (visto che qui i militari svolgono mansioni lavorative) e siti militari.

Come hai organizzato il tuo viaggio? Sei partito da solo o con un tour operator?
Sono partito allacciandomi a un tour operator. Su internet ve ne sono tantissimi, più o meno seri, più o meno specializzati a seconda delle esigenze dei turisti. Viaggiare in loco da soli è impossibile.

Cosa della Corea del Nord era effettivamente come ti aspettavi e, invece, cosa è una leggenda metropolitana?
Siamo abituati a conoscere la Corea del Nord come un inferno in terra: così viene descritta da tg e giornali occidentali. In realtà il paese è completamente diverso. Certo, la situazione è tesa a causa delle tensioni con gli USA, ma il popolo coreano è accogliente e pacifico. Mi aspettavo ordine e disciplina, e così è stato. Non mi aspettavo invece tutto il resto: una calda accoglienza e la possibilità di aver effettuato una vacanza maiuscola in posti fantastici.

Cosa ti è piaciuto di più e cosa di meno della Corea del Nord?
La Corea del Nord è storia, presente e futuro. Da qui potrebbero nascere nuovi sviluppi storici; di conseguenza i tanti musei rappresentano un pozzo di conoscenza. Un bagaglio utile per decifrare le vicende all’ombra del 38º parallelo. Non ho invece riscontrato aspetti non interessanti: visto il viaggio avvincente sarebbe impossibile.

Quali posti consiglieresti di visitare a chi vuol andare in Corea del Nord?
Sicuramente la capitale Pyongyang e la dmz a Panmunjon, il confine con la Corea del Sud. Per gli amanti della natura ci sono invece molti luoghi sperduti nella natura da scoprire passo dopo passo.

Dopo il tuo viaggio, come pensi potrebbe essere migliorato il racconto sulla Corea del Nord da parte dei media occidentali?
Per parlare della Corea del Nord bisogna smettere di analizzare questo paese pensando che esista al mondo soltanto il modello di vita occidentale. Vi sono popoli che hanno la propria storia e la propria cultura, dunque va rispettata. Inoltre i media dovrebbero smettere di creare pettegolezzi soltanto sulle vicende militari. Ci sono tantissimi altri aspetti da analizzare: dalla natura al turismo, dalla cultura alla società.