martedì, Aprile 23, 2024
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Esclusiva-Francesco Amodeo:”L’Unione Europea così strutturata è il frutto di un golpe finanziario e l’euro l’arma per realizzarlo”

Intervista esclusiva a Francesco Amodeo, giornalista pubblicista, blogger e scrittore. Migliaia di fan su Facebook e oltre 5 milioni di visualizzazioni su YouTube per la sua videoinchiesta, ha scritto diversi libri sui legami, a suo dire,  tra politici italiani e il cartello finanziario.

Francesco Amodeo, da quella intervista con Enrico Lucci la Sua vita è cambiata: ha scritto due libri sull’Unione europea, ha pubblicato un video che ha raggiunto 5 milioni di visualizzazioni. Rifarebbe tutto?
Possiamo sicuramente dire che quell’episodio ha accesso un grosso riflettore sui temi delle mie denunce. Anche perché dal video integrale si è capito che stessi mettendo in guardia gli italiani sull’esistenza di un Cartello finanziario speculativo che mirava a togliere la sovranità al popolo inducendo crisi economiche e attuando speculazioni sui mercati. Ed è quello che è accaduto. Nell’intervista facevo chiaramente il nome di Monti ma non è mai andato in onda.
Dire, però, che la mia vita sia positivamente cambiata dopo un’intervista fuorviante di Lucci sminuisce la mia persona ed il mio lavoro e non trova aderenza con la realtà.
Lei, però, ha avuto anche un duro confronto con ‘Le Iene’: è riuscito a chiarirsi? Se no, accetterebbe un chiarimento?
Intervistare chi si batte per fare emergere le reali cause della crisi economica, inserirlo ingannevolmente in un servizio su quelli che pensano che la crisi non esista, e mandarlo in onda in uno dei più seguiti programmi Tv, rischia seriamente di creare danni irreparabili alla reputazione della persona e alla sua carriera. Ed è quello che stava per accadere. L’importante è stato uscirne a testa alta dopo aver lottato per dimostrare la mia totale estraneità al messaggio veicolato dal servizio andato in onda. Ho messo on line il video che mostrava i tagli dell’intervista integrale che stravolgevano il mio messaggio. Ho raggiunto 1,5 milioni di visualizzazioni. Le persone hanno potuto constatare il reale significato delle mie frasi ed ho avuto grandissima solidarietà e attestati di stima. Fine della storia. Il capitolo iene per me è chiuso. Non ho cercato smentite in Tv. Non ho cercato pubblicità. E non voglio nella maniera più assoluta che il mio lavoro, con tutti i rischi e i sacrifici che comporta, venga poi ridotto ad una battaglia con un programma televisivo che tra l’altro è spesso molto utile.
Ci parli dei suoi lavori.
Ho pubblicato un primo video inchiesta sul Club Bilderberg che ha superato i 2 milioni di visualizzazioni.
Il secondo video sul Cartello finanziario e sul coinvolgimento dei politici italiani che ha quasi raggiunto 6 milioni di visualizzazioni. Da quel video sono nati due libri inchiesta. Il primo si chiama “Azzannate le iene” da non confondere, però, con le Iene della Tv; nel sottotitolo è specificato che mi riferisco alle lobby di banchieri e ai tecnici della politica che hanno divorato l’Italia.
Poi ho pubblicato il mio ultimo libro/inchiesta, il più completo, dal titolo La Matrix Europea che mi piacerebbe introdurre riportando le parole che ha usato per descriverlo il giudice Ferdinando Imposimato (fu Presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione e giudice istruttore del caso Moro): “ Il tuo libro è importante come strumento di verità e di libertà ma è assediato da silenzio e omertà. Mi congratulo con te per la tua ricerca che è preziosa per tutti noi cittadini di una società in cui le ingiustizie e diseguaglianze sono enormi. Il tuo libro mi ha fatto capire molte cose, chiaro, preciso, documentato, coraggioso, incisivo. Ma non è facile fare capire agli altri la verità.”
Questa recensione mi ha ripagato della delusione per l’inaccettabile censura subita dal libro, fino a qualche mese fa quando il web, a distanza di quasi 5 anni dalla sua pubblicazione, mi ha dato nuovamente giustizia.
Cosa pensi che abbia fatto tornare l’interesse verso il tuo libro?
Credo che abbiano contribuito diversi fattori: molti degli eventi previsti, in tempi non sospetti, nella mia inchiesta, si sono realizzati. Un articolo del prestigioso Scenari Economici in riferimento al crollo di Genova e alle passate privatizzazioni di Autostrade per l’Italia è uscito con il titolo:“guardate cosa scriveva Amodeo nel 2014”. Un estratto del libro è diventato una catena virale su whats app in pieno Agosto facendo più volte il giro d’Italia via smartphone. Poi c’è stata la foto postata sul web da un mio follower che ritrae Salvini che indica la copia del libro mentre lo stringe tra le mani. Tutto questo ha contribuito a far diventare La Matrix Europea l’ebook più scaricato di Amazon per alcune settimane. Oggi si può acquistare cartaceo su amazon e su ebay. Ma evidentemente non è ancora abbastanza per indurre qualche editore coraggioso ad offrirsi di portarlo nelle librerie. Converrà con me che con gli incredibili numeri che ho raggiunto sul web ( 2,5 milioni per il primo video; 1,5 milioni per il secondo ed oltre 5 milioni per il terzo) è molto strano il silenzio dei media.
Quale pensi sia la causa?
Nelle mie inchieste tiro in ballo anche esponenti del mainstream inchiodandoli alle proprie responsabilità. Per esempio ne La Matrix Europea scrivo di una giornalista Rai, Monica Maggioni che nel 2014 faceva il suo ingresso al Marriot Hotel di Copenaghen dove avrebbe partecipato per 3 giorni all’incontro a porte chiuse del Club Bilderberg, che è un club dei membri della finanza speculativa e dei potentati bancari internazionali. Io ero li fuori con altri blogger provenienti da tutto il mondo. C’è un video molto suggestivo sulla rete dove mostro, addirittura, il cecchino che seguiva tutti i nostri spostamenti dal tetto dell’hotel. Abbiamo poi ripreso l’ingresso della Maggioni. Pochi mesi dopo quella giornalista è diventata Presidente della Rai senza nessuna obiezione da parte degli organi di Vigilanza come è invece avvenuto per il giornalista Marcello Foa ostacolato con ogni mezzo. Eppure la Maggioni era anche membro della Commissione Trilaterale dello spietato uomo d’affari Rockefeller. Sono organizzazioni per natura antidemocratiche. E chi gestisce la Tv di Stato non dovrebbe frequentarle. Ma quanto accaduto con la Maggioni è l’episodio forse meno grave rispetto a quanto accaduto con Monti nel 2011.
Cosa è accaduto nello specifico?
E’ in pratica arrivato al Governo del nostro paese un personaggio che aveva addirittura incarichi nel Direttivo e alla Presidenza europea rispettivamente del Bilderberg e della Trilaterale che sono organizzazioni che riuniscono i principali membri della finanza speculativa. Vi rendete conto cosa implichi mettere un paese democratico nelle mani del membro del Direttivo di un gruppo internazionale che dichiara nei propri report “che la democrazia non è sempre applicabile”. Vi rendete minimamente conto di quanto sia grave permettere al Presidente europeo di una Commissione di membri della finanza speculativa, che dichiarano “che andrebbero stracciate le Costituzioni in Europa”, di modificare la nostra Costituzione senza aver ricevuto mandato dagli elettori per farlo. Vi rendete conto di quanto sia grave, che a risollevare il paese dalla crisi, arrivi un tecnico che proviene dalla Goldman Sachs che è proprio la banca accusata di averla indotta quella crisi. Eppure con Monti è accaduto tutto questo ed è ciò che io denunciavo nel mio libro e che i media hanno finto di ignorare. Come diceva Ghandi “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci”. Io ho superato le prime tre fasi.
Per qualche mese, è praticamente ‘scomparso’ per poi ritornare ancora più battagliero di prima: qual è stato il motivo della ‘desistenza’ prima e del ritorno poi?
In realtà ho chiuso il blog per oltre 3 anni. Come le dicevo stavo affrontando con fatica le prime tre fasi enunciate da Ghandi.
Il primo settembre 2013 partecipò a ‘In Onda’, trasmissione su ‘La7’ ma lo raccontò in maniera negativa: come mai?
Sa come intitolarono la trasmissione? La web guerra del blogger antisistema. Io ed il compianto Salvo Mandarà eravamo andati per fare informazione non per fare la guerra, invece, ci trattarono come dei nemici.
Ha mai subito minacce per la sua attività?
Diciamo che ho avuto dimostrazione di essere attenzionato. Cinque anni fa correvo grossi rischi. Ormai tante cose sono venute fuori e queste battaglie le sta portando avanti anche tutta l’ala leghista del nostro Governo ed una parte dei Cinquestelle. Qualche settimana fa addirittura lo stratega di Trump, Steve Bannon ha dichiarato che in Italia siamo stati schiavi di alcune organizzazioni della finanza speculativa, ha fatto il nome di Davos, del Bilderberg, dicendo che ci hanno costretti come criceti a correre su una ruota come metafora di una crisi senza via d’uscita. In pratica lo stratega della Casa Bianca ha ufficializzato le denunce riportate anni fa nel mio libro.
Se dovesse spiegare a una persona, a digiuno di tutto, la genesi dell’Unione Europea, come lo spiegherebbe?
L’Unione Europea così strutturata è il frutto di un golpe finanziario. L’euro è stata l’arma per realizzarlo. E’ un attacco contro i popoli e contro le democrazie. I primi ostaggi sono stati i lavoratori sacrificati sull’altare dell’ordoliberismo. Io dimostro tutto questo in maniera analitica e con un approccio molto diverso rispetto ad altri ben più noti sovranisti.
Entrambi spieghiamo che l’euro è una moneta sbagliata, che il fiscal compact è una ghigliottina per gli Stati, che con i vincoli di spesa pubblica la crescita non può ripartire; che introdurre in Costituzione il pareggio di Bilancio ha vincolato per sempre l’Italia all’austerity. Ma gli altri ne parlano come se si trattasse di errori commessi dai Governi precedenti o imposti dall’Europa. Io invece dimostro in maniera incontrovertibile e che non può essere smentita, che non si è trattato di errori di valutazione ma di azioni mirate da parte di membri di un Cartello finanziario internazionale per svuotare il nostro paese delle proprie sovranità e renderci ostaggio della crisi economica funzionale ai membri del Cartello stesso che intanto avevano piazzato i propri uomini al Governo del nostro paese.
Che giudizio dà a questo Governo?
Questo Governo è fortemente osteggiato dai media e dall’Unione Europea. La questione del deficit italiano rischia di scoperchiare la pentola rendendo chiaro a tutti che il debito pubblico è il frutto di una truffa.
Il debito pubblico italiano, infatti, non è cresciuto con il crescere della spesa – come i tecnocrati europei sostenuti dai disinformatori mediatici vorrebbero farci credere – bensì con il crescere degli interessi sul debito.
L’avanzo primario (differenza tra tutte le spese e tutte le entrate di uno Stato) che l’Italia ha realizzato negli ultimi 20 anni ci rende uno dei paesi che più ha risparmiato in Europa. Ma quel segno resta positivo fino a quando non si conteggiano gli interessi sul debito pubblico.
Dall’1982 al 2008 abbiamo pagato di interessi una cifra vicina ai 2000 miliardi di euro. In pratica il debito pubblico italiano si è formato quasi completamente a causa degli interessi sul debito stesso che rimborsiamo impropriamente alla finanza speculativa. Questo è folle ma nessuno potrà smentirlo.
Secondo Lei andrà allo scontro totale con l’Europa?
Non può essere altrimenti se vuole liberare il paese.
La priorità di questo Governo, deve essere quella di fare una mappatura completa delle “mine” inserite nei trattati, nelle leggi e nei vincoli da chi le ha inserite per fare gli interessi del Cartello speculativo, prima che tutto salti nuovamente per aria. Per farlo, bisogna attendere le coperture internazionali come quelle che sembra stiano arrivando da Trump e Bannon ma poi lo scontro con la Commissione Europea sarà inevitabile.
Quali sono i Suoi progetti futuri?
Sto preparando un nuovo libro/inchiesta.
Sono tra i promotori di una rubrica dal titolo “Le denunce della Lega Napoli” sul sito leganapoli.it che verrà lanciato la settimana prossima.
Sono parte di un gruppo che si chiama Lega per la sovranità che si è reso fautore dei maggiori tweet storm dei più famosi hashtag in favore di questo Governo.
In vista delle prossime elezioni europee resto a disposizione dei partiti antieuropeisti, scendendo in campo se richiesto, o lavorando dietro le quinte.

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