mercoledì, Aprile 24, 2024
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Esclusiva-Francesco Facchinetti:”I luoghi comuni su Napoli sono falsi, c’è più malavita a Milano”

Senza alcun remore e dubbio ha preso le difese di Napoli scrivendo in un post su Facebook “Basta insultare Napoli ‪#‎iostoconnapoli‬“. Stiamo parlando di Francesco Facchinetti, cantante, imprenditore, conduttore radiofonico e tanto, tanto altro. Francesco ha rilasciato un’intervista esclusiva a DailyNews24 difendendo ancora una volta la città partenopea, delle ultime novità riguardanti i prodotti della sua azienda e sul film.

Tu hai preso le difese di Napoli più di una volta: come mai questo amore per questa città e da che parte stai nella querelle tra Giletti, Salvini ed il Sindaco?
Allora, prima di tutto: io lavoro in una radio dove l’editore è napoletano – Radio Kiss Kiss – per cui la famiglia Niespolo è napoletana ed io ho scelto di lavorare in un network come Radio Kiss Kiss perché ha nel DNA quelle caratteristiche che io amo tantissimo degli italiani che si trovano tutte dentro Napoli che sono 1) la solarità 2) essere sempre propositivi 3) essere sempre pronti – certe volte anche in maniera esagerata – a svoltare la giornata sempre per il meglio 4) Portarsi tutte quelle cose che sono appunto quelle cose che di un italiano si apprezzano. In parte sono quelle che ti ho già detto e altre sono la storia, il mare, il cibo, il calore…insomma, a Napoli ci sono veramente tutte quelle cose che simboleggiano il nostro paese nel mondo. Per cui sono simpatizzante di tutta la storia calcistica del Napoli, ovviamente essendo un malato di calcio sono stato simpatizzante del Napoli di Maradona dopodiché sono stato simpatizzante anche di questa nuova Napoli che comunque è una squadra simpatica: non ti può stare antipatico il Napoli. Ci sono tante cose che mi legano a Napoli: mio padre è legatissimo a Napoli perché comunque i Pooh hanno una roccaforte proprio a Napoli, sono stati tra i primi a fare il concerto allo stadio. Insomma, ci sono tante cose che mi riportano lì. Quindi ogni volta che andiamo sul luogo comune – noi italiani siamo bravissimi ad utilizzare i luoghi comuni – cadiamo sul fatto che ‘Napoli è una città sporca, Napoli è una città malavitosa, Napoli è una città pericolosa’: tutte cose che prima di tutto non corrispondono alla realtà, perché c’è più malavita a Milano che a Napoli. Poi che le zone periferiche della città siano delle zone pericolose, che possono avere delle problematiche si sa, ma come è Napoli, è Milano, lo è Palermo, lo è Brescia, lo è Torino, lo è Bergamo, cioè tutte le città d’Italia lo sono. Io prendo come pretesto Napoli per allargare un po’ il discorso e dire basta denigrare noi stessi, cioè siamo l’unico paese al mondo che denigra il proprio paese. Non ho mai sentito i francesi parlar male della Francia, non ho mai sentito gli americani parlar male dell’America, non ho mai sentito i tedeschi parlar male della Germania: difficilmente ci sono dei paesi che parlano male del proprio paese.

A proposito di parlare male del proprio paese, tu hai lanciato anche uno smartphone nuovo in concorrenza con i big del settore e spesso hai ricevuto anche critiche a priori prima di vedere il prodotto così com’è. Cosa provavi in quei momenti?
Guarda, ovviamente ero a conoscenza di tutto ciò che poteva succedere essendo uno che comunque fa da quando ha avuto la possibilità di fare: a 15/16 anni mi sono messo subito a fare cose quindi so che tutto ciò che si fa in questo paese viene giudicato. Diciamo che al posto di subire questa forza detrattrice, aumenta la mia voglia di fare quando c’è un detrattore e quindi quando i detrattori vengono fuori a prescindere o giudicano senza aver mai preso in mano la nostra tecnologia o perché non riescono a capire il processo che ci sta dietro nella creazione di qualcosa di tecnologico diciamo che nove volte su dieci mi scivola, una volta su dieci magari mi arrabbio ma un po’ per l’esasperazione. Nove volte su dieci cerco di migliorarmi sempre di più pensando ‘ah è così? Allora cercherò di fare meglio’. Devo dire che fino ad adesso – con la perseveranza, la forza e la voglia – ho sempre portato a casa il risultato. Stonex One non è un’operazione di successo, ma di grandissimo successo per cui è un’operazione che ha dimostrato che in Italia da zero le cose si possono fare. Ovviamente mettendoci impegno, mettendo l’investimento, mettendo una buona idea. E credendoci. Perché le cose non vanno bene tutti i giorni: non è che tutti i giorni le cose vanno bene. Ci sono dei giorni in cui le cose non vanno bene e periodi in cui le cose vanno bene. Detto questo non ci si deve dare per vinto e deve continuare a fare.

Tu spesso commenti anche ciò che succede nel quotidiano: soprattutto, un tuo post molto forte sulla legittima difesa in cui hai detto chiaramente che uno è legittimato a difendersi in casi gravi e per questo hai ricevuto anche molte critiche. Confermi quanto hai scritto o vuoi articolare meglio?
Articolo sicuramente meglio: la legge, se qualcuno entra in casa mia ed è un pericolo dentro casa mia, mi permette di difendermi. Per cui ho detto qualcosa che corrisponde alla legge. Per cui la legge ti permette di difenderti. Io sono possessore di armi, la mia famiglia è una famiglia di tiratori al poligono, al piattello. Mio nonno è stato campione e ha fatto anche le Olimpiadi, mia mamma è sempre andata a sparare per cui vengo da una famiglia di tiro sportivo, diciamo così. Per cui apprezzo tantissimo andare a sparare. Detto questo, ho delle armi in casa – la legge me lo permette -, avere un’arma in casa è un diritto di ogni cittadino. Ho fatto esami, per cui non le danno così. Però se uno dovesse entrare in casa mia e minacciare la vita dei miei figli, la legge mi permette di reagire. Ovviamente, se dovesse andare ad analizzare quello che è accaduto in altri casi e quindi magari che non sono così estremi di come quelli che ho scritto di cui mi prendo tutta la responsabilità di quello che ho messo sui miei social, quindi se dovessi analizzare altre cose, non saprei come reagirei. Cioè, entra in casa qualcuno, pensa a mia mamma, a mia sorella e scappa e io mi trovo mia sorella in un pozzo di sangue e ho una pistola in mano non so come reagirei. Poi, bisogna anche entrare nell’ambito di quello che può accadere nella testa di una persona nel momento in cui si vede la propria madre o la propria sorella o qualcuno della propria famiglia in un pozzo di sangue con questo qua che scappa. Poi ci sono veramente tante, tante e tante cose che dovrebbero essere analizzate una per una. Di certo, a casa mia dovrei essere messo nelle condizioni di potermi difendere il più possibile. Questo non vuol dire il far west: sparare una persona è qualcosa che è male, nel 99,9% periodico è male perché io non sono nessuno per togliere la vita a qualcuno però, ti ripeto, l’istinto di una padre nei confronti dei propri figli o nei confronti della propria famiglia – e questo è un istinto umano e animale – è quello di difenderli a tutti i costi.

Puoi anticiparci qualcosa sul film che ti vede protagonista?
Il film è uscito il 29 (ottobre, nda) è primo in classifica (Francesco Facchinetti ha rilasciato questa intervista alle ore 14:30 di giovedì 5 novembre 2015, nda), siamo contentissimi, abbiamo battuto anche Vin Diesel, che è uno abbastanza grosso da battere. Siamo molto, molto contenti: non ce lo aspettavamo, ovviamente, anche se uno spera sempre il meglio per quello che fa. Siamo primi in classifica nel week end, siamo primi in classifica oggi, speriamo di rimanere primi in classifica il più tempo possibile. Il film è sicuramente una roba bella e veramente magica, poi ho avuto la fortuna di recitare con un grande mito, un attore incredibile come Diego Abatantuomo che mi ha dato una mano per cercare di capire come fare questo mestiere. Ovviamente è un mestiere che puoi imparare solo facendolo e dall’altra parte devi avere un po’ di infarinatura. Quindi lui mi ha dato tutti e due e sono molto, molto contento.

L’intervista sarebbe finita qua fa Francesco Facchinetti vuole aggiungere alcune cose sulle prime due domande e ci dà due notizie:
Un’altra cosa che ti devo dire riguardo Stonex e Napoli: noi abbiamo deciso – perché l’ha votato la nostra rete – di fare la prossima pizzata a Napoli. Tu sai che noi – a differenza delle altre aziende che fanno meeting – facciamo sì meeting ma molto intimi. Quindi meeting all’interno della nostra azienda con gruppi di 10-15 persone, non di più. Dall’altra parte abbiamo deciso che, al posto di organizzare meeting grandi, fare pizzate. La prima pizzata l’abbiamo fatta in Brianza, perché noi siamo Brianzoli: ho ricevuto 7000 adesioni ma siamo riusciti ad evadere soltanto 500 inviti perché non c’era il giro pizza con più di 500 ruote. Verremo a Napoli prima della fine del 2015: stiamo cercando un giropizza con almeno 500 posti, non l’abbiamo ancora trovato, quindi pizzerie di Napoli stiamo arrivando! Se volete partecipare alla pizzata, dove ovviamente avranno la priorità chi ha acquistato la nostra tecnologia, basta scrivere una mail a [email protected]. Poi, un’altra cosa importante,  è che stiamo uscendo con la nostra StonexCam, a 4K quindi top di gamma: entreremo con un prezzo non aggressivo, di più, iperaggressivo. Abbiamo messo ieri online il video ‘Come vedere il mondo con gli occhi di un bambino’ e vedi esattamente il mondo come lo vede un bambino. Con questa action cam si potranno fare, ovviamente, tutte le cose che si possono con le action cam che riguarda, diciamo, tutto l’universo sportivo, sport estremo. Ma le action cam servono anche per riprendere le parti più poetiche della vita di un uomo quindi del proprio bambino, della propria famiglia. È una cosa che si può usare anche tra le mura domestiche e in più usciremo con una nuova tecnologia. Stiamo preparando nuovi applicativi: rimanete aggiornati sui nostri social.

 

Si può riportare l’intervista anche solo parzialmente a condizione di citare la fonte dailynews24.it o postando il link. Per restare sempre aggiornati sulle ultime novità, diventate fan della nostra pagina Facebook.

 

 

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