domenica, Marzo 16, 2025
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L’attacco a Prodi: “Fatelo giocare a soldatini in un Rsa”. Cos’è successo?

Durante l’ultima puntata andata in onda della trasmissione “Che tempo che fa”, Romano Prodi ha invitato l’UE a riflettere su un tema molto importante: quello della difesa comune. L’auspicio dell’ex  Presidente Del Consiglio è quello di creare un esercito europeo.

Ai suoi occhi, esso appare lo strumento più valido per ridurre il rapporto di dipendenza dagli USA di Trump. Prodi ha suggerito non solo tale idea, ma ha anche espresso le modalità, mediante le quali, arrivare alla creazione dell’esercito dell’UE.

Prima bisogna  formare gli armamenti necessari, dopo si può passare all’identificazione di quelli accessori. L’esempio a cui l’ex Presidente si è rifatto è stato quello dell’introduzione dell’Euro. La moneta attuale in un primo momento è stata adottata da 12 paesi, poi da 19. L’evento da lui scelto per argomentare la sua tesi non è affatto casuale. Secondo Prodi, tale esercito può essere introdotto, pur non riscontrando un’unanimità da parte dei paesi dell’UE. L’iniziativa deve partire dalle maggioranze qualificate.

Non è la prima volta che è stata avanzata tale proposta, tuttavia, la discussione sull’effettiva approvazione non si è  mai conclusa. Il dibattito sull’introduzione di un esercito comune porta con sé una serie di questioni, quali: la sovranità nazionale, il comando e l’organizzazione dell’esercito.

Le reazioni dell’opinione pubblica, dopo le affermazioni andate in onda su canale 9, non sono tardate ad arrivare. Marco Rizzo  ha commentato le idee di Prodi con estremo sarcasmo: “Fatelo giocare a soldatini in una Rsa”.  Il leader di “Democrazia Sovrana e Popolare” , in modo ironico, ha messo in discussione la capacità di Prodi di riuscire  a ragionare, data la sua età. L’allusione è chiara: la costituzione di un esercito comune è irrealizzabile.

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