martedì, Aprile 16, 2024
HomeAttualitàEsercito italiano in stato di pre-allerta e pronto a combattere: che cosa...

Esercito italiano in stato di pre-allerta e pronto a combattere: che cosa sta succedendo?

Continua l’operazione “speciale” di Putin condotta in Ucraina. Il mondo intero guarda con preoccupazione e tristezza questo conflitto: le numerose vittime tra militari, civili e bambini, gli sfollati, ed un intero paese messo in ginocchio da una guerra che va avanti da quasi un mese. Nonostante il grande sdegno manifestato da moltissimi paesi nel mondo, ancora nessuno è intervenuto militarmente contro la Russia, per evitare l’allargamento del conflitto, ma soprattutto il rischio del possibile utilizzo di armi di distruzione di massa.

Sebbene molti esponenti dei paesi occidentali, tra cui i nostri ministri Draghi e Di Maio, abbiano ribadito la neutralità per evitare un escalation del conflitto, in  Italia, nella giornata di ieri è stato approvato un decreto-legge che sancisce l’invio di armi e aiuti umanitari in Ucraina. Allo stesso tempo, due giorni fa, una circolare emanata dallo Stato Maggiore, tramite l’annuncio del generale Luca Goretti, annuncia i seguenti punti nei confronti dell’esercito italiano:

  1. porre attenzione alle domande di “congedo anticipato”, per garantire una più ampia disponibilità dei militari italiani, se necessario
  2. il personale in ferma prefissata dovrà alimentare prioritariamente i reparti che esprimono unità in prontezza nei prossimi due anni
  3. tutte le unità in prontezza devono essere alimentate con personale “ready to move”
  4. tutte le attività addestrative, dovranno essere orientate al warfighting, cioè alla guerra vera
  5. provvedere al raggiungimento dei “massimi livelli di efficienza” per mezzi cingolati, sistemi d’arma, artiglieria ed elicotteri

In poche parole, le truppe sono state messe in uno stato di pre-allerta, pronte in qualsiasi momento a combattere. L’Italia non entra in guerra da circa 80 anni, ossai dal secondo conflitto mondiale, escludendo le diverse missioni di pace a cui ha preso parte nelle varie parti del mondo, come il recente intervento internazionale del 2011 in Libia contro il regime di Gheddafi.

Tale documento è stato condiviso anche dal  segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea Maurizio Acerbo, che ha definito “gravissima” la circolare dello Stato maggiore dell’Esercito datata 9 marzo: “Il nostro esercito si prepara a combattere. Questa è la dimostrazione lampante che il nostro Paese è già parte co-belligerante nel conflitto in corso. I cittadini sono tenuti all’oscuro di come il governo ci stia sciaguratamente trascinando in una guerra i cui sviluppi, se si continua su questa strada, saranno devastanti. Chi ha prestato servizio nelle forze armate negli ultimi trent’anni non ha mai visto una circolare dello Stato maggiore dell’Esercito di questo tenore”.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

ULTIMISSIME