lunedì, Gennaio 20, 2025
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Fabiana Piccioni, trovata carbonizzata

A Giulanova, in provincia di Teramo, è stato ritrovato carbonizzato il cadavere di una donna, Fabiana Piccioni. Alcuni uomini, durante la loro sessione di caccia, hanno trovato il corpo e hanno avvertito i Carabinieri.

Dalle indagini svolte, le Forze dell’Ordine sono giunte a pensare che si trattasse di Fabiana, la cui scomparsa era stata denunciata due giorni prima dai genitori. Il fratello della giovane, è stato colui che ha identificato il corpo. Ha riconosciuto il cadavere della sorella da un tatuaggio che la ragazza aveva sul braccio.

Seppur la dinamica degli eventi non appaia ancora chiara del tutto, l’autopsia svolta ha rivelato che la Piccioni sia morta a seguito di un arresto cardiocircolatorio. All’interno del corpo della ragazza sono state riscontrate tracce di cocaina ed oppiacei. Tuttavia, non sono presenti elementi che rimandino ad esalazioni di fumo. Pertanto, si esclude la possibilità che il suo corpo sia stato bruciato, mentre era ancora viva. Il cadavere è stato carbonizzato, quando già aveva esalato l’ultimo respiro.

I Carabinieri ipotizzano che a procedere all’occultamento del cadavere siano stati coloro che le hanno fornito le sostanze stupefacenti. Hanno, dunque, escluso l’ipotesi di femminicidio.

A piangerne la morte sono i familiari. Fabiana, in passato, aveva sofferto molto per via della sua dipendenza dalle droghe. Grazie alla sua forza di volontà, era riuscita ad allontanarsi da tale mondo. Aveva iniziato anche a lavorare; prima come estetista, poi come operaia in una fabbrica. I genitori hanno raccontato che nell’ultimo periodo, era entrata  in contatto con persone “pericolose” e proprio tali amicizie l’hanno ricondotta in quel vortice da cui era riuscita a distaccarsi qualche tempo prima. 

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