A un mese esatto dall’inizio delle prove d’esame che segneranno la Maturità 2020 rimane ancora tutta da scoprire l’organizzazione dei test e delle commissioni. I ragazzi ritorneranno ad affollare i propri istituti con le nuove normative circa gli assembramenti e le misure precauzionali volte a impedire la diffusione del coronavirus nelle scuole. Prova di forza anche per il Ministro dell’Istruzione, Azzolina che vede nell’Esame di Stato una sorta di preview di quel rientro in classe previsto per i primi giorni di settembre.
Alunni di nuovo in classe a vedersela con il maxi orale della maturità più insolita di sempre. Quest’anno, infatti, sono state abolite le classiche tre prove scritte in favore di un unica sessione orale in cui tutte le materie saranno oggetto di studio da parte dei 500 mila candidati. Il fatidico 100 verrà raggiunto attraverso quattro distinte voci che riguardano l’andamento dello studente negli ultimi 3 anni del suo corso di studi unito all’orale.
Esame di Stato, niente tema e test: maxi orale e voto al percorso dello studente
Prova unica e orale che porterà in carniere ben 40 punti. I rimanenti 60 saranno a discrezione dei professori, chiamati a dare un punteggio per il triennio di scuola superiore. Dal MIUR hanno fatto sapere che la votazione sarà così distribuita:
- Da 11 a 18 punti per la classe terza;
- da 12 a 20 per la classe quarta;
- da 8 a 22 per la quinta.
Rimane invariata la soglia da superare per la promozione fissata in 60/100.
Eppure i problemi sembrano continuare ad imperversare sull’Esame di maturità vista la difficoltà nel reperire Presidenti di Commissione che dovrebbero viaggiare anche tra diverse Regioni per raggiungere l’Istituto assegnato. Le candidature sono ai minimi storici con le scuole di Lazio, Marche, Veneto e Piemonte che continuano nella disperata ricerca dei loro membri esterni. Il resto della Commissione, infatti sarà tutta interna e formata da 6 professori dell’Istituto in questione.
Al vaglio del ministro Azzolina anche le modalità di ingresso degli studenti all’interno degli ambienti e la vigilanza sanitaria nei locali scolastici. “La tutela della salute non può essere demandata al personale scolastico ha sottolineato la Uil scuola nell’incontro con il Comitato tecnico scientifico – che non ha competenze mediche. È necessario che le scuole siano supportate dalla presenza costante e quotidiana di presidi medici”.
La scuola userà l’esperienza della Maturità 2020 per tastare il polso della scuola 2.0 ai tempi del coronavirus. La ripresa di settembre dovrà avvenire infatti rispettando le disposizione mediche ma anche i dati raccolti dalla tornata degli Esami di Stato. Mascherine e controlli al termoscanner all’ingresso per tutti gli studenti, più dispenser di gel igienizzante in ogni ambiente. Una spesa non indifferente se si considera il costo dei dispositivi di cui dotare ogni scuola e il numero di mascherine che gli studenti dovranno sempre indossare per tutta la giornata in classe.