La fine della fase 2 segna l’inizio di un ulteriore step verso la convivenza con il coronavirus. Uno step importante chiamato, logicamente, fase 3 e caratterizzato da controlli abbastanza severi.
RITORNO A VIAGGIARE – Dopo lunghi mesi di quarantena, un pizzico di speranza alimentata ogni giorno dai contagi e decessi in discesa, e le riaperture ufficializzate dal Governo, finalmente un altro passo decisivo verso la libertà. Nonostante code e attese possano risultare particolarmente scoraggianti o pesanti, per molti cittadini è comunque preferibile rispetto a rimanere chiusi in casa o nella propria regione. L’attesa tuttavia è giustificata.
La principale ragione infatti sono i controlli. Controllo della temperatura e conseguente tampone ove necessario. Ma molti viaggiatori sono rimasti sbalorditi dal loro primo viaggio dopo tanto tempo a Napoli.
SPIEGAMENTO DI FORZE A NAPOLI – Tragitto senza problemi, molto tranquillo e in totale sicurezza. Ma una volta arrivati alla Stazione centrale di Napoli ecco cosa dichiara una signora. «Siamo stati a distanza di sicurezza e ci hanno fornito il kit con mascherina e guanti. Anche se la mia famiglia è qui, ho preferito stare lontana in questi mesi e rispettare tutte le regole». Niente di particolarmente sorprendente quindi, la normale prassi di ogni stazione ferroviaria del bel paese. Non proprio, stando a quanto affermato da un giovane viaggiatore romano. «Vengo da Roma anche li ci sono i controlli, ma non c’è tutto questo spiegamento di forze come a Napoli».
Una politica rigida quella campana, del resto come il suo presidente, ma che nonostante tutto porta i suoi frutti. Infatti in questi primi giorni della fase 3, degli oltre 3 mila controlli effettuati, nessun caso positivo è stato trovato. Solo una persona aveva la febbre superiore ai 37 gradi, ma è risultata negativa al tampone.