giovedì, Aprile 25, 2024
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Fedez, duro attacco di Marcell Jacobs: “Non gliene fregava niente di me”

Da quanto emerso in una recente intervista di Marcell Jacobs, tra lui e Fedez non correrebbe più buon sangue. L’atleta, infatti, ha duramente attaccato il rapper, parlando della passata esperienza con la sua agenzia.

“Non gliene fregava niente di me” – Campione olimpico a Tokyo nei 100 metri e vincitore pure dell’oro nella staffetta, Jabos ha recentemente rilasciato un’intervista a La StampaÈ proprio al quotidiano che l’uomo più veloce al mondo ha parlato della sua pessima esperienza nell’agenzia gestita dal marito di Chiara Ferragni.

“Le batoste servono, nella vita le mazzate sono necessarie, sempre, a più riprese. Quando tutto sembra facile non ti godi nulla e nel momento in cui cadi ti fai male, se prendi botte eviti di rifare lo stesso errore”, ha così esordito Marcell.

Proseguendo con il suo sfogo, l’uomo ha parlato di quanto accaduto nel 2018, ossia di quando è entrato a far parte dell’agenzia di Fedez:

“Non pensavo fosse difficile rappresentarmi. Nel 2018 mi sono affidato alla società di Fedez, mi aspettavo che stare vicino a lui desse visibilità ma lì non hanno mai sviluppato un progetto. Me li aspettavo pronti al risultato invece ho vinto a Tokyo e mi hanno scritto 24 ore dopo. Erano al mare e non gliene fregava niente. Per contrasto, quando mi sono trovato davanti a persone che promettevano soldi e numeri mi sono affidato. In qualche mese ho realizzato che mi raccontavano come non sono. C’era poca trasparenza”. 

Stando alla testimonianza del campione olimpionico, quindi, l’agenzia dell’artista non avrebbe saputo svolgere a dovere il suo lavoro. Marcell, infatti, si è trovato costretto a chiedere aiuto a sua madre per chiudere i contratti:

“Tutti sapevamo che mia madre non può essere la persona che mi chiude i contratti, ma mi serviva risistemare l’assetto con persone fidate al cento per cento. Una volta messo ordine, abbiamo organizzato tanti incontri per individuare il profilo giusto. E questa società non mi ha promesso numeri, mi ha dato una visione internazionale. Con loro si parla di collaborazioni a lungo termine, per il post atletica. Fino a che va bene e ci si sente forti. Fino a qualche anno fa il mio pensiero era solo corsa, non volevo considerare il dopo. Purtroppo in questo bellissimo sport da un giorno all’altro può cambiare la vita”.

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