giovedì, Aprile 18, 2024
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Fertility day: dalle polemiche alle dichiarazioni della Lorenzin

Il 22 settembre si terrà in varie piazze italiane il cosiddetto “Fertility day”, una campagna informativa sulla fertilità e la denatalità promossa dal ministero della Salute.

Questa iniziativa è stata sin da subito un flop. Appena resi pubblici alcuni slogan della campagna sono subito partite le proteste sui social. Tra i primi a commentare ritroviamo lo scrittore partenopeo Roberto Saviano che sul suo profilo Facebook ha scritto:”Ecco la nuova, sorprendente trovata del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: il #FertilityDay, da festeggiare il 22 settembre (per inciso, il giorno del mio compleanno… non poteva farmi regalo peggiore)”.Ma le critiche non si sono fermate qui. Il “Fertility day ” è stato ritenuto offensivo per le persone che non possono aver figli, le donne che non li desiderano e anche quelli, che pur avendo tutte le carte in regola, non possono permetterselo.Risultato immagine per fertility day slogan

Alcuni si sono spinti anche oltre, insultando la Lorenzin per le sue scelte di vita.

Proprio per questo ieri il Ministro ha deciso di rispondere a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalla sua campagna dicendo che l’intenzione era quella di “provocare una riflessione”. Ora, in questi 20 giorni che rimangono, ha dichiarato che si impegnerà a “riformulare gli spot” che hanno causato tanta indignazione.

Intanto il Presidente del Consiglio Renzi già aveva preso le distanze da questa iniziativa, dicendo :”Non conosco nessuno dei miei amici che fa figli vedendo un cartellone pubblicitario”.

Purtroppo in Italia, come in altri paesi europei, il problema demografico esiste. Basti pensare che l’indice di fertilità in Italia è solo 1,35 figlio a donna e nel 2015 sono nati 1 bambino ogni 10.000 abitanti.

Ma una campagna sulla fertilità poco può fare per risolvere questo grave problema. Ne è consapevole anche la Lorenzin che alla sua dichiarazione ha aggiunto:”L’aspetto economico è il grande tema che deve affrontare l’Italia: un Paese dove non nascono bambini deve fare politiche a sostegno della natalità, della donna e del lavoro”, però, ha continuato, dicendo che non è un suo compito ma piuttosto del “Presidente del Consiglio e degli altri ministri”.

In cambio si deve ammettere che il Fertility Day ha ottenuto ciò per cui è stato ideato:far riflettere sul tema della maternità e della paternità responsabile.

 

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