sabato, Aprile 20, 2024
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Finals NBA, Golden State si prende anche Gara 2

I Golden State Warriors si impongono per 132-113, prendendosi anche Gara 2 e compiendo un’altra prestazione memorabile, molto simile a Gara 1. Con questo secondo punto nella serie, si trovano ora sul 2-0.

Eppure, a partire meglio, sono i Cavs, che si portano sul +6 in pochi minuti. I vincitori ad Ovest, però, rimontano e arrivano anche al +10 fino a portarsi in vantaggio di sei punti al termine di un clamoroso primo quarto, chiuso dalle due squadre sul 40-34. Sfida sostanzialmente molto equilibrata anche nella seconda frazione di gioco, con Golden State che arriva al +12 prima di farsi raggiungere da Cleveland, che riesce addirittura a risalire fino al -1 prima di arrivare al 67-64 di metà gara.

Da qui in poi, è dominio Warriors: salgono in cattedra Kevin Durant e Stephen Curry. L’ex Oklahoma è il top scorer del match con 33 punti, 6 assist e 13 rimbalzi e, insieme ad uno strepitoso Stephen Curry, infliggono 11 punti di distacco ai Cavs solo nel terzo quarto, arrivando al 102-88. Anche l’ultimo parziale è favorevole ai padroni di casa, che chiudono sul 132-113 una gara pazzesca. Con Kevin Durant a fare la differenza, brillano anche le due stelle più luminose, Curry e LeBron James: entrambi metteranno a referto una tripla doppia, con Stephen autore di 32 punti, 11 assist e 10 rimbalzi e l’MVP delle scorse Finals che raggiungerà quota 29 punti, 14 assist e 11 rimbalzi. Con questa vittoria, Golden State prende il largo nella serie, ora ferma sul 2-0. L’andamento della finale dell’anno scorso, vinta in rimonta da Cleveland, servirà a tenere alta la tensione dei Warriors, finora imbattuti nei Playoff con 14 vittorie su 14.

Durant si sta mostrando un fattore determinante, una vera e propria sentenza, ecco le sue parole: “Non faccio nessun passo indietro. Ci preoccupa soltanto vincere questa serie, il resto non conta. Viviamo giorno dopo giorno. La nostra sfida è essere contemporaneamente aggressivi e giocare ogni azione in modo intelligente.”

L’altro fenomeno dei Warriors, Curry, nel terzo quarto ha messo a segno un canestro clamoroso, con annessa tripla finta a LeBron James. Ma una prestazione non si giudica solo da una giocata, secondo le sue parole. “Non siamo al Playground, non contano gli uno contro uno. Anzi, possono distrarre dalla vittoria finale. I Cavs chiudevano regolarmente gli spazi, costringendomi a palleggiare e muovermi per arrivare a canestro. Era una giocata importante per l’inerzia della gara. LeBron è un grandissimo difensore. Per segnare contro di lui devi inventarti qualcosa di speciale.”

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