giovedì, Marzo 28, 2024
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Frosinone: urlano bestemmie durante la processione del venerdì santo. Carabinieri sulle loro tracce

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I Carabinieri sono alla ricerca di un gruppo di ragazzini che, in occasione della processione del Venerdì Santo a Pontecorvo, in provincia di Frosinone, ha iniziato a disturbare la cerimonia con invettive e parole oltraggiose contro la Divinità e i defunti.

L’episodio si sarebbe verificato intorno alle 21 durante la benedizione del sacerdote, mentre la processione del Cristo morto seguito dalla statua della Madonna stava percorrendo le vie della città.

Senza alcun riguardo nei confronti dei fedeli e delle altre persone presenti, i giovani hanno iniziato a urlare bestemmie e frasi blasfeme, per poi darsi alla fuga.

Come consuetudine vuole, alla processione era presente anche il Comandante dei Carabinieri, il luogotenente Mauro Scappaticci il quale, dopo aver assistito alla scena, si è immediatamente attivato.

Frosinone, urlano bestemmie durante la processione del venerdì santo: le indagini dei carabinieri

Il comandante della stazione dei carabinieri di Pontecorvo ha acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza presenti nell’ex ospedale Pasquale Del Prete, oggi trasformato in Casa della Salute, dove si è verificato l’episodio. Le immagini sono all’esame dei militari per individuare i responsabili e procedere alla sanzione.

Al momento i giovani non sono stati ancora identificati, ma gli investigatori sarebbero stati in grado di acquisire informazioni dettagliate che potrebbero portare, nel giro di pochi giorni, alla loro individuazione.

Cosa rischiano i giovani ricercati dalle forze dell’Ordine per aver bestemmiato durante la processione

Il reato di Blasfemia, configurato dall’724 del Codice Penale, è stato depenalizzato nel 1999 ed è ora considerato un illecito amministrativo. La versione più recente, in vigore dal 2021, recita:

“Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità [o i Simboli o le Persone venerati nella religione dello Stato], è punito con la sanzione amministrativa da euro 51 a euro 309. La stessa sanzione si applica a chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti. (parte dichiarata costituzionalmente illegittima)”