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Funam’bals 2019, il Festival del balfolk a Lione

Oltr’alpe, a Lione, da 10 anni accade qualcosa di meraviglioso, centinaia di persone (e quest’anno circa mille) si ritrovano per trascorrere 3 giorni di danze, emozioni e musica, in quello che è uno dei più grandi e suggestivi festival di Balfolk d’Europa: Funam’bals.
Ma cos’è il Balfolk? Con questo termine si indica un repertorio di danze tradizionali europee comunitarie e di coppia che, grazie alla riscoperta da parte delle generazioni più giovani, vengono eseguite anche sotto diversi influssi musicali. Le danze principali provengono dalle tradizioni francesi a cui si aggiungono danze europee da differenti nazioni. Numerose associazioni in Europa, principalmente in Francia, Germania, Belgio, Olanda e Italia (e non solo), si occupano di organizzare eventi mensili e festival, che rappresentano occasioni per danzare per persone provenienti da tutta Europa. Una di queste è “La Campanule”, organizzatrice da ben 10 anni del festival “Funam’bals”.

Il festival quest’anno ha riscosso un enorme successo, registrando un sold out. Alla sua decima candelina, circa mille persone hanno partecipato a questo ricchissimo evento di tre giorni con ben 12 concerti, oltre a numerosi workshop, tenutosi in Francia, a Rilleux-la-pape (Lione), dal 5 al 7 aprile.
Come altri eventi del genere, Funam’bals è un festival accessibile a tutti ed è un’occasione di incontro per chi si avvicina per la prima volta al mondo del Balfolk o per chi ha maggior esperienza. I workshop organizzati rappresentano infatti un’opportunità per apprendere le danze e ne facilitano l’approccio.
Un’organizzatrice ci racconta come Funam’bals sia nato inizialmente come evento anche di durata più breve, per poi crescere sempre più nel tempo e vedere l’interesse di persone che iniziavano a raggiungere il festival non solo dalla Francia. Tutto questo nato grazie alla passione di un’associazione che si è sempre posta come obiettivo quello di organizzare concerti, laboratori e workshop dedicati alle danze tradizionali francesi ed europee nella regione di Lione, riunendo persone di tutte le generazioni in uno spirito di condivisione e rispetto reciproco.
Una immersione totale nella musica e nelle danze, l’evento ha accolto i partecipanti in una grande festa, all’interno dell’Espace 140, un immenso teatro dove i partecipanti, provenienti da tutta Europa (con una numerosa partecipazione di danzatori provenienti anche da diverse città d’Italia), si sono immersi in un’atmosfera magica ricca di empatia ed emozioni.
<<Sembrava come se ci fosse un mondo messo lì apposta; gli occhi non smettono di ballare e intorno vedi tutto ciò che senti; mani che diventano inviti e corpi che si muovono non solo a ritmo delle musica, ma anche del cuore.>> Queste le parole e le emozioni di chi era alla sua prima esperienza, al suo primo festival, e si è lasciato travolgere da un mondo che sembra rappresentare un universo a parte.
Sul palco si sono alternati numerosi artisti, fra cui Bruno Le Tron, uno degli artisti e compositori più di spicco del mondo Balfolk, appassionatosi all’organetto ed al balfolk fin dagli anni 80, con il suo duo “Laloy-Le Tron”, oltre a Les Zeoles, Bal O’Gadjo, Bal Barbare, Duo Vincendeau-Felder, Ma Petite, Trio Jolivet-Padovani-Robin, Face à Phasmes, Duo TTC, La Base Duo, Ormuz e Naragonia Quartet.
Gli artisti hanno entusiasmato i danzatori e arricchito lo scorrere del tempo sprigionando gioia, emozioni e tanta energia. Abbracci, intrecci, sguardi, una serie di momenti che rendono unici questo tipo di evento, ove tutti sono ugualmente immersi in quell’universo inaspettato fatto di musica e magia, lasciando scorrere il tempo, senza rendersi conto del passare delle ore, immersi nelle danze come se non dovesse mai più finire.

*in collaborazione con Luca Bianco e Roberta Arcella

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