martedì, Aprile 23, 2024
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Gazzetta dello Sport – Il Barcellona non ama l’Europa League: “Non accadeva dal 2004”

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport sottolinea il malcontento del club catalano

Questa sera 17 febbraio, allo stadio Camp Nou alle ore 18:45, ci sarà il primo dei due scontri per i playoff di Europa League. Da una parte il Napoli di Luciano Spalletti, dall’altra il Barcellona di Xavi Hernández. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport punta i riflettori sul malcontento del club catalano.

Dopo diciotto anni in Europa League

Oggi la GdS nelle sue pagine ha parlato del malcontento del Barcellona, il quale ha sempre militato in Champions League e ad oggi competono per l’Europa League. “La gioventù come rimedio contro la depressione” apre il quotidiano sportivo. È dal marzo 2004 che il Barça non gioca in Europa League, che allora era ancora la Coppa Uefa. Diciotto anni e quattro successi in Champions League dopo, il club del Camp Nou oggi torna nella seconda competizione europea” continua.

“Vedere il simbolo dell’Europa League nella sala stampa del Barça fa impressione, e non solo a noi: nell’aria di San Joan Despì, centro tecnico blaugrana, c’è qualcosa di strano, d’inconsueto, di non assimilato. Una sostanza difficile da digerire” conclude.

Il Barcellona in forte difficoltà

La squadra catalana, guidata da Xavi, sta perdendo dei pezzi importanti per affrontare il match contro il club azzurro. Tuttosport ha affrontato l’argomento analizzando le ultime notizie in arrivo dalla Spagna. “Giovedì al Camp Nou arriva il Napoli nel primo atto della doppia sfida che si concluderà al Maradona, la prossima settimana. Non ci sarà Depay che rimarrà ancora qualche giorno in infermeria.

Xavi, però, i suoi problemi più grossi li ha in difesa dove non potrà contare su Dani Alves, non lista, e forse nemmeno su Ronald Araujo scrive il quotidiano sportivo.

Valentina Sammarone
Valentina Sammarone
"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. Il suo compito è additare ciò che è nascosto, dare testimonianza e, pertanto, essere molesto." (Horacio Verbitsky)
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