Francesca Ghio, consigliera comunale della lista Rossoverde del comune di Genova, ha denunciato in aula la violenza sessuale subita all’età di 12 anni.
Racconta: “Una parte di me era morta tanti anni fa, la nuova voce che ieri ho trovato il coraggio di usare mi sta dando tanta forza. Ed è anche bello pensare che questa voglia di reagire me l’abbia data Giulia e tutto quello che la famiglia Cecchettin ha fatto. Se le donne non denunciano e se io non l’ho fatto 20 anni fa è perché non avevo gli strumenti per capire come potermi ribellare a quella violenza”.
Oggi, però, le cose sono cambiate. Tristemente tali eventi continuano a verificarsi. Tuttavia, lo Stato dispone di tutti i mezzi necessari affinché tale fenomeno smetta di manifestarsi. Dopo il racconto, la politica ha esposto i motivi che l’hanno spinta ad esporsi in questo modo. Le sue parole sono state: “La mia è stata una denuncia per far sì che tutti potessero guardare la violenza negli occhi in quell’aula che è troppo spesso lontana dalla realtà, mostrandosi inadeguata a dare quelle risposte che devono arrivare dalle istituzioni”.
Dopo la sua testimonianza, la consigliera ha ricevuto molta vicinanza. Ha detto a riguardo: “Il mio gesto di ieri era un atto poco ragionato e fatto di cuore. I messaggi più belli sono stati quelli delle persone che mi hanno ringraziato di aver parlato anche a nome loro. Sono fiera di aver rappresentato queste persone che non hanno la mia visibilità. I mostri sono figli sani di un sistema malato, quello del patriarcato. Ho usato il mio corpo, la mia voce, la mia storia come gesto politico.”
A seguito del suo racconto, è stato aperto un fascicolo per violenza aggravata su minore. A seguire lo svolgimento delle indagini, che ripercorreranno eventi risalenti a 19 anni fa, sarà il procuratore Vittorio Ranieri Miniati.