giovedì, Aprile 25, 2024
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Germania, il Bundestag dice “sì” ai matrimoni gay: piena parificazione con quelli etero

La Germania ha legalizzato i matrimoni gay. La storica decisione è stata presa oggi, dopo che nei recenti giorni la cancelliera Angela Merkel si è detta favorevole ad un voto di coscienza sul tema, da parte dei membri del proprio partito. Il Bundestag ha così potuto approvare la legge, proposta dai social-democratici dell’SPD, con una maggioranza di 393 voti favorevoli, provenienti, oltre che dal partito di Martin Schulz, anche e soprattutto dai Grunen (i Verdi) e da Linke. I contrari, invece, sono stati 226, tra i quali la stessa Merkel. Astenuti: 4. La riforma dà a gay e lesbiche gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, compresa la possibilità di adottare.

Da anni, le coppie dello stesso sesso potevano accedere alle eingetragenen Partnerschaft (unioni civili), ma ulteriore legislazione in merito era stata osteggiata dalla CDU e dalla sua leader. La svolta è avvenuta a inizio settimana, quando Angela Merkel ha detto di aver iniziato a dubitare della sua più grande obiezione al matrimonio gay, ovvero il benessere dei bambini, quando ha visto come erano amati e curati gli otto figli adottivi di una coppia lesbica, a cui la cancelliera ha recentemente fatto visita. Da qui la decisione di rendere comunque possibile nel Bundestag un voto di coscienza. Decisione della quale hanno subito approfittato i partner social-democratici di coalizione, calendarizzando il voto questa stessa settimana.

E’ fuori di dubbio che vi sia stato anche un calcolo elettorale. SPD e CDU si affronteranno a breve per le elezioni politiche e i matrimoni gay sarebbero stati un tema portante della campagna elettorale, poiché la gran maggioranza della popolazione tedesca è a favore della riforma. La mossa della Merkel, che mira ad un quarto mandato, toglie così un argomento “caldo” dalla campagna elettorale. Una questione, tra l’altro, che sarebbe stata importante anche per la formazione di una futura coalizione di governo, poiché tutti i partiti avevano dichiarato un loro rifiuto a governare con la CDU, se i matrimoni gay non fossero stati implementato nell’agenda di un futuro esecutivo.

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