giovedì, Marzo 28, 2024
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ESCLUSIVA-Gianluca Margheri:”Far vivere teatralmente un personaggio attraverso il canto rappresenta tutt’ora una delle sfide più affascinanti e stimolanti della mia vita “

In esclusiva per Dailynews24 il cantante lirico Gianluca Margheri.

Ci racconti chi è Gianluca Margheri
Un cantante lirico; un basso-baritono per l’esattezza. Sono fiorentino e sono molto legato alla mia città. Quando non sono in giro per lavoro stare nella mia casa a Firenze per me ha un po’ il sapore di una vacanza

Lei è laureato in Drammaturgia Musicale e in musica vocale, da dove nasce la sua passione per la musica?

Fin da piccolissimo ho sempre avuto una vera e propria passione per la musica e per il teatro. Ho iniziato prima con lo studio del pianoforte all’eta di 10 anni; qualche anno dopo sono arrivati i primi contatti col teatro di prosa e più tardi anche col cinema. L’opera lirica rappresentava un po’ la sintesi di tutte le mie passioni e lo studio del canto lirico divenne in qualche modo l’evoluzione di tutto quello che la prosa e la musica classica mi avevano insegnato. Affiancai allo studio teorico della musicologia presso l’università di Lettere di Firenze lo studio del canto presso il conservatorio di Parma. Più tardi arrivarono la specializzazione in Musica Vocale da Camera presso il conservatorio di Firenze e infine la vittoria del concorso di canto “Toti dal Monte” di Treviso. Il debutto operistico avvenne a 24 anni con il “Midsummer Night’s Dream” di Britten (da Shakespeare) e da quel momento mi concentrai totalmente sul teatro lirico. Far esprimere drammaticamente e far vivere teatralmente un personaggio attraverso il canto e la musica rappresentava e rappresenta tutt’ora una delle sfide più affascinanti e stimolanti della mia vita.

Quali sono le sue passioni?
Lavorare nel mondo dell’opera lirica nasce chiaramente dalla passione verso il teatro e verso la musica ma rischia di essere una esperienza piuttosto totalizzante se non ossessiva che condiziona la vita in maniera talvolta troppo “prepotente” per questo mi piace dedicare il tempo libero ad attività collaterali che mi riportino alla cosiddetta normalità. Amo il cinema, i viaggi ma sicuramente é l’attività fisica il mio principale interesse: un’ora di allenamento al giorno sia palestra, corsa, bici, boxe ecc. oltre che a regalarti i benefici del benessere psico-fisico che tutti conosciamo non impedisce di dedicarti poi anche ad altre attività ne tantomeno allo studio della musica e della tecnica vocale. A volte trovo divertente la faccia sbalordita che fanno dei colleghi quando vedono che in ogni città in cui lavoro io riesca a trovare una palestra dove rifugiarmi nei momenti liberi dalle prove. Sono sportivo da sempre e cerco per quanto mi è possibile di rispettare i miei allenamenti e delle sane abitudini alimentari. Bisogna comunque dire che essere un cantante lirico “in forma” non è sempre facile; se da un lato c’e chi guarda con entusiasmo il fatto che ci possa essere una persona in scena che canta l’opera senza vestire una taglia 56 c’e poi chi si scandalizza che in una regia di taglio moderno un cantante possa cantare un duetto d’amore senza camicia o peggio ancora interpretare una scena di seduzione in slip definendolo esibizionismo gratuito magari ignorando che non è certo il cantante che decide cosa indossare o meno in uno spettacolo. É vero che a volte mi sono trovato in disaccordo con qualche regista e ho preferito non spogliarmi in scene dove a mio parere non era necessario e sarebbe risultato forzato; ma quando l’azione drammatica lo richiede e se l’impatto scenico può acquistare forza senza scadere nel volgare restare senza maglietta non toglie niente al canto e aggiunge valore alla scena.

Che rapporto ha con i social network?
Per chi viaggia molto per lavoro i social sono uno strumento abbastanza utile per mantenere i contatti con amici e conoscenti. Uso soprattutto Facebook e Instagram molto meno Twitter. La mia pagina di Facebook é principalmente indirizzata verso la mia attività artistica mentre il mio Instagram ha un taglio più personale e molto meno professionale… anche perché credo che a malapena il 20% dei miei seguaci là sopra sia appassionato d’opera.

Quali sono i suoi progetti futuri?
Ho appena terminato una meravigliosa produzione della “Pietra del Paragone” al Rossini Opera Festival di Pesaro. Adesso sto preparando il Conte delle “Nozze di Figaro” a Cagliari e nei prossimi mesi seguiranno “Lucia di Lammermoor” al Petruzzelli di Bari e il debutto di Escamillo in “Carmen” a Cipro. E poi tanto Mozart e Rossini che sono i miei due autori preferiti da sempre.

 

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