Una storia ai limiti dell’orrore quella scoperta dai Carabinieri di Varcaturo a Giugliano, dove un ragazzino di soli 12 anni era costretto dal padre a restare fuori casa a torso nudo, al freddo dell’inverno, e bagnato con secchi di acqua gelida. In altre occasioni le torture si facevano ancor più dure e il ragazzino era sottoposto a numerose scariche elettriche. Anni di sofferenze e maltrattamenti di cui era stata vittima anche la moglie dell’uomo prima che si decidesse a scappare e denunciare il tutto.
Stando alle prime indagini, sembrerebbe che l’uomo non fosse né drogato né alcolizzato ma che ricorresse a forme estreme di punizione nella convinzione di imprimere una forte educazione ai figli .
Le indagini sarebbero partite in seguito alla denuncia della moglie che, appena pochi giorni fa, si era decisa a denunciare l’accaduto ai carabinieri di una stazione del Molise, dove ora vive con i suoi figli. Così i carabinieri di Varcaturo hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 47enne algerino, a questo punto gravemente indiziato di maltrattamenti nei confronti della moglie e di uno dei figli.
La donna e i bambini si trovano ora in una struttura protetta, assistiti dai servizi sociali, mentre l’uomo è stato portato nella casa circondariale di Poggioreale.
