Durante l’ultima puntata de Le Iene, andata in onda ieri in prima serata, Giulia Salemi ha voluto lanciare un messaggio in farsi, così chiamata la lingua persiana. Nel dettaglio, si tratta di un messaggio indirizzato a tutte le donne iraniane che si stanno ribellando e stanno lottando per la loro libertà in Iran e non solo.
IL MESSAGGIO DELLA SALEMI – Nota per la sua partecipazione a svariati programmi televisivi, la Salemi a Le Iene si è mostrata devastata dal dolore. Di origine persiana da parte materna, l’influencer ha voluto lanciare un messaggio alle donne iraniane, raccontandole dell’appoggio e della mobilitazione dell’Italia per la loro causa. La lotta ha avuto inizio dalla morte di Mahsa Amini, uccisa perché, secondo il regime, non indossava correttamente l’hijab.
Dalla morte della 22enne curda, è iniziata una vera e propria lotta da parte delle donne iraniane che rivendicano la loro libertà. Come segno di protesta è nato il taglio di una ciocca di capelli, un gesto di ribellione delle donne contro gli standard imposti alle donne. Come gesto di solidarietà, svariati volti noti hanno deciso di mostrarsi mentre si tagliano una ciocca di capelli.
Rivolgendosi ai telespettatori in persiano, ovviamente con i sottotitoli in italiano, la Salemi ha parlato delle sue origini. Ha raccontato di sua madre e della sua infanzia, vissuta anche a Theran, città natale di Fariba. L’influencer italo-persiana ha poi aggiunto:
“Questa sera vi parlo in Farsi, per dirvi che, anche grazie a Le Iene, molte donne italiane sanno per cosa lottate, e hanno deciso di tagliarsi e spedire i loro capelli all’Ambasciata iraniana per dire, a chi vi governa, che siamo dalla vostra parte e che la vostra richiesta di libertà è anche la nostra”.
Lasciandosi andare alle lacrime, Giulia Salemi ha così concluso il suo monologo: “È inconcepibile, deprimente, offensivo che voi donne che vi siete sacrificate per raggiungere importanti posizioni nella società iraniana e per farla progredire, ancora oggi dobbiate subire le pretese di un regime che vuole decidere cosa c’è di giusto e cosa di sbagliato in voi. A voi che reclamate la stessa libertà che in passato è stata negata ad altre, come mia madre, va il nostro più grande abbraccio. Continuate a rifiutarvi di tacere, non fermatevi, noi siamo con voi, vi voglio tanto bene. Donna, vita, libertà”.