lunedì, Luglio 14, 2025
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Grecia, Creta in fiamme: oltre 5.000 le persone evacuate

Un vasto incendio ha devastato l’isola di Creta, in Grecia, nei giorni scorsi. Le fiamme, divampate nel pomeriggio di mercoledì nei pressi del comune di Ierapetra, si erano rapidamente estese fuori controllo, generando panico tra gli abitanti e i turisti presenti sull’isola.

CRETA IN FIAMME – In risposta all’emergenza, le autorità avevano disposto evacuazioni di massa: oltre 5.000 persone, perlopiù turisti, erano state allontanate dalle zone coinvolte e accolte temporaneamente nella palestra comunale di Ierapetra.

Il fronte del fuoco si era esteso per oltre sei chilometri, interessando le località di Ferma, Achlia, Agia Fotia e Schinokapsala. In molte zone, la visibilità era stata azzerata dal denso fumo, che aveva raggiunto anche la spiaggia di Makry Gialos.

Le evacuazioni avevano riguardato hotel, case in affitto e abitazioni private, con circa 5.000 persone trasferite in sicurezza. Molti avevano trovato rifugio nella palestra coperta di Ierapetra. Le autorità locali avevano anche chiuso la strada principale nei pressi di Agia Fotia e invitato la popolazione a limitare gli spostamenti a causa della scarsa qualità dell’aria, peggiorata dal fumo e dalla cenere.

“I miei zii vivono nell’area di Koutsounari. Mercoledì, intorno alle 16.00, le fiamme sono divampate rapidamente a causa del vento caldo e della vegetazione secca. Sono fuggiti verso la spiaggia e alle 20.00 è arrivato l’ordine di evacuazione. Hanno avuto molta paura, ma ora la situazione sembra migliorata”, aveva raccontato Francesca, nipote di una coppia di sessantenni originari di Roma e residenti a Creta da oltre dieci anni.

Le operazioni di spegnimento erano state rafforzate con l’arrivo di 155 vigili del fuoco, squadre specializzate a piedi, mezzi antincendio, elicotteri e rinforzi da Atene. Tuttavia, il terreno impervio e le condizioni climatiche proibitive avevano reso molto difficile il contenimento del rogo. Le forze dell’ordine avevano confermato che le raffiche di vento continuavano a generare nuovi focolai, ostacolando il lavoro dei soccorritori.

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