La frattura tra Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte si approfondisce, con un nuovo scontro che coinvolge la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde. Il tema al centro della polemica è la gestione dei rifiuti e, in particolare, la riattivazione del termovalorizzatore di Tossilo, a Macomer, nel Nuorese.
Il dissenso di Grillo
Già nell’ottobre 2024, Grillo aveva manifestato il proprio dissenso nei confronti delle scelte della governatrice pentastellata, criticando la sua posizione sulle energie rinnovabili. Ora, con un nuovo intervento sul suo blog e sui social, il fondatore del Movimento torna all’attacco, puntando il dito contro la decisione della giunta Todde di riaccendere l’impianto di smaltimento rifiuti. Una scelta che ha generato forti tensioni, soprattutto perché in passato il M5S si era battuto per evitarne la riattivazione, sostenendo invece il potenziamento del riciclo e delle fonti rinnovabili.
Il termovalorizzatore è stato ufficialmente riacceso nei giorni scorsi, ma il collaudo è stato clamorosamente bloccato dalla Provincia di Nuoro per una serie di irregolarità. Sarebbero circa venti le criticità riscontrate, tanto da costringere le autorità locali a fermare il processo avviato dalla Regione. Questo ennesimo stop ha scatenato l’ira di Grillo, che ha commissionato un approfondimento al professor Marco Bella, ex deputato, pubblicato sul suo blog. Nell’analisi si critica la presunta incoerenza della giunta Todde, accusata di aver tradito le battaglie storiche del Movimento 5 Stelle.
Sui social, Grillo ha rincarato la dose elencando le conseguenze del progetto: nove anni di inattività, 45 milioni di euro di fondi pubblici investiti e 22 lavoratori rimasti senza impiego. Con tono ironico e provocatorio, ha commentato: “Un capolavoro…”, lasciando intendere il proprio sdegno per la gestione della vicenda.
Oltre a rappresentare un duro attacco alla governatrice sarda, questa nuova presa di posizione dell’ex leader pentastellato sembra essere l’ennesima stoccata a Giuseppe Conte. Il contrasto tra le due anime del M5S si fa sempre più evidente, alimentando tensioni all’interno del partito e lasciando presagire ulteriori scontri in futuro.