Si è concluso da poche ore il Gran Premio di Austin, in Texas (USA), che visto Marc Marquez conquistare la vittoria per la sesta volta in territorio americano. Lo spagnolo iridato della Honda conferma quindi la propria imbattibilità sulle piste made in USA. Sul podio ancora una volta il duo di italiani formato da Dovizioso, il quale è riuscito a “raddrizzare” il weekend della Ducati, e Valentino Rossi. Il pilota di Tavuglia rimane così leader del Mondiale, a +1 proprio dal connazionale, facendo intendere che la Yamaha V46 darà filo da torcere per il resto della stagione.
Ecco le considerazioni a fine gara di Guido Meda, voce delle due ruote di Sky Sport:
“Oggi i miei tre titoli, sono quattro.
Il primo a dir la verità è breve e non ci metto molto. Non ci sono molte parole in più da spendere su Marc Marquez, poichè troppo superiore lui e molto probabilmente troppo superiore la Honda in generale su un tipo di pista come quella di Austin. Quindi non perdo tempo, faccio solo i complimenti a questo fenomeno delle due ruote ch’è tornato a dominare.
Il secondo titolo riguarda la Ducati.
Continua ad essere sorprendente la crescita del team italiano, poichè “si cambia pista ma la moto non cambia”. Questo ci fa pensare che la moto sarà protagonista per tutto il resto della stagione. Sono felice per Dovizioso, che finalmente ha le soddisfazioni che s’è sempre meritato, ed ora mi aspetto lo stesso per Iannone, capace di arrivare anche lui a questi livelli.
Il terzo titolo è tutto per Valentino Rossi.
“Elisir di lunga vita!” per Valentino: straordinario lui, anche se rimane strano come la Yamaha non riesca a supportarlo al 100%. Da un anno all’altro non sono riusciti ancora a risolvere il problema del consumo anomalo all’avantreno.
L’ultimo lo dedico ad Jorge Lorenzo.
Metto un punto di domanda su tutto ciò che state pensando del pilota spagnolo: dov’è finito? Doveva essere protagonista in questa stagione, ma per la seconda gara di fila non va a podio e sembra fare troppa difficoltà a stare al passo con gli altri piloti. Soprattutto del compagno di squadra, forse più esperto nello sgusciare via tra gli ostacoli, Valentino Rossi.”