giovedì, Marzo 28, 2024
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Napoli, Hamsik ritorna sulla vittoria dello scorso anno contro la Juventus

E’ ormai la partita più attesa da tutti i tifosi italiani. Napoli-Juventus, il big match che vedrà di fronte le prime due della classe.
Napoli-Juventus non è mai stata una partita come le altre, nè per i tifosi nè per le società.
Un match da cardiopalma, che ha sempre regalato gol e spettacolo da ambo le parti.
Il capitano del Napoli, Hamsik, ha parlato, dei precedenti scontri con i bianconeri, nel suo libro, per “Mondadori”, marekiaro.

Napoli, ecco le parole di Hamsik sui match contro la Juventus

Hamsik, nel suo libro, ha parlato dei precedenti incontri con la Juventus.
Una partita sentita e che ha regalato ai tifosi partenopei gioie e dolori.
Ecco le parole del centrocampista:” Quando alla fine dell’aprile 2018, a Torino, ci stavamo giocando lo scudetto contro i bianconeri, per venti minuti mi sono sentito inutile. Ancora una volta Sarri mi richiamò in panchina prima che la partita finisse, a metà secondo tempo. Avevo il chiodo fisso, ogni volta, del sessantesimo minuto, perché la sostituzione era diventata ormai automatica. Ci credevamo come mai era successo prima, lo volevamo a tutti i costi. Del resto ci eravamo concentrati solo su questo obiettivo stagionale, trascurando un po’ – più che altro mentalmente – le coppe. Iniziai a guardare la panchina e quando vidi che Zielinski accelerava il riscaldamento capii che anche stavolta per me la partita sarebbe finita prima. “Ancora tu”, mi disse lui al momento del cambio, e in quell’attimo sentii il mio corpo vibrare e gli gridai: “Vai, voglio vincere!!”. Cavolo, non lo avevo mai detto così forte, non avevo mai fatto un urlo del genere neanche nei momenti in cui, con l’adrenalina a mille, aspettavo il fischio d’inizio di una partita importante. Non potevo più fare nulla di concreto per la mia squadra, e questo mi faceva arrabbiare.”

Sul gol di Koulibaly e sulla vittoria finale del Napoli, il centrocampista afferma:
È stata la serata più bella da quando sono a Napoli. Ma, con il senno di poi, da quella partita c’è un solo insegnamento da trarre. Sì, avevamo battuto la Juve, ma non avevamo vinto niente. L’euforia ci ha tolto concentrazione per il finale di stagione e così abbiamo mancato il traguardo. Eppure quella notte eravamo tutti convinti che finalmente lo scudetto sarebbe stato nostro, che Napoli lo avrebbe ritrovato dopo trent’anni. In aereo sapevamo che la città ci avrebbero accolto in festa, ci sentivamo invincibili. E c’era persino chi pensava già alla prossima stagione. “Non abbiamo ancora vinto niente”: la voce di Sarri provò a riportarci sulla terra, ma nessuno di noi la ascoltò veramente. “