venerdì, Aprile 19, 2024
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Handanovic qualcosa non torna, Conte: “Condizioni da valutare, ma Padelli pronto”

A fine gara quello che si presenta davanti alle telecamere è un Conte visibilmente stanco. La gara, seppur risolta con due guizzi di Lukaku non è stata affatto semplice e l’assenza di un totem come Handanovic in porta poteva farsi sentire in modo più marcato. A tranquillizzare squadra e tifosi ci ha pensato il secondo portiere Padelli con una prestazione all’altezza della posizione in classifica dell’Inter.

Dopo le solite richieste circa una dichiarazione con cui descrivere e mettere in soffitta il match appena concluso a Conte viene chiesto di esprimersi sulle condizioni del portiere sloveno. Il tono dell’allenatore si fa monocorde e sembra voler infondere fiducia anche laddove pare non ce ne possa essere. “Penso che per Handanovic sia meglio parlare con i dottori, è più specifica la risposta da parte loro. Vediamo…”, è tutto quello che regala alla sala stampa.

La preoccupazione di fare a meno del recordman di presenze in nerazzurro è tanta, sopratutto in vista di un derby che potrebbe dimostrarsi cruciale per il prosieguo del campionato. La pressione della stampa incalza Conte che cerca di sviare il discorso complimentandosi con Daniele Padelli uno che, per il tecnico, si è fatto trovare pronto in una situazione molto delicata.

Padelli, alla sua prima in A con l’Inter a tre anni dal passaggio ai meneghini ha effettivamente guidato la difesa con autorità e determinazione. Per Conte: “Ha dato sicurezza alla squadra. Non avevo dubbi. Questo è un gruppo di calciatori costruito con grande attenzione non solo per qualità tecniche ma soprattutto morali. Oggi mi rende felice che sia toccato a lui. Meritava e merita questo tipo di soddisfazioni”.

Ricordiamo che Samir Handanovic, capitano e titolare-amuleto della formazione di Conte, ha dovuto alzare bandiera bianca per un infortunio occorsogli in allenamento ad un dito della mano destra. L’ultima gara saltata è datata 6 marzo 2016 e a tenerlo lontano dal campo in quell’occasione ci pensò una brutta influenza. Oggi saranno comunque in programma le indagini diagnostiche volte a identificare meglio l’accaduto e indicare con maggiore precisione la prognosi. Affrontare un derby senza di lui sarebbe catastrofico.

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