martedì, Maggio 13, 2025
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Hope, il bambino nigeriano abbandonato dalla famiglia perché ritenuto “stregone”

Hope (così è stato ribattezzato) è un bambino nigeriano di soli 2 anni, ed è stato abbandonato dalla sua famiglia perché ritenuto uno “stregone”. Siamo nello stato di Akwa Ibom, cittadina di Uyo, sud della Nigeria, qui la danese Anja Ringgren Loven, fondatrice della ong indipendente African Children Aid Education and Development Foundation, lo scorso 31 gennaio ha trovato per strada il piccolo, nudo, pelle e ossa, affamato, assetato, sporco e con la pancia gonfia perché piena di vermi. Non ha potuto far altro che avvicinarsi e offrirgli subito da bere e da mangiare.

Un suo post su Facebook Anja dice: “Questa serie di immagini mostrano il motivo per cui mi batto. Perché ho ​​venduto tutto quello che possiedo. Perché mi sto muovendo su di un territorio inesplorato”. Il suo obbiettivo è quello di aiutare i bambini che subiscono inimmaginabili e inaudite violenze dopo essere stati etichettati come strega o stregone. I più piccoli sono trascurati o perfino uccisi dagli stessi membri della comunità.

Il piccolo Hope girovagava da 8 mesi per le strade del villaggio nudo e rovistando tra la spazzatura per cibarsi di qualcosa, finché non è stato trovato da Anja, che l’ha preso in braccio, coperto, gli ha fatto il bagnetto, gli ha dato tutte le cure di cui aveva bisogno. Ha chiesto aiuto per le spese mediche di Hope, e due giorni dopo aveva già ricevuto 1 milione di dollari in donazioni da tutto il mondo.

Hope in braccio ad Anja (foto da Facebook di Anja Ringgren Loven)
Hope in braccio ad Anja (foto da Facebook di Anja Ringgren Loven)

“Ora le sue condizioni sono stabili e continuano a migliorare, infatti, ha ripreso a mangiare e la cura sta avendo i risultati sperati. Oggi è un bambino forte e ci sorride. Non so proprio come descriverlo a parole. Questo è ciò che rende la vita così bella e preziosa, e quindi lascerò che le immagini parlino da sole”, ha detto.

Hope che sta meglio (foto Facebook)
Hope che sta meglio (foto Facebook)

Dopo due settimane di cura infatti Hope è tornato a sorridere e presto raggiungerà gli altri bambini della Ong (anche loro recuperati dopo esser stati vittime di abbandono e maltrattamenti). Esorcismi, prigionia, fame forzata, pozioni magiche: sono alcune delle costrizioni a cui vanno incontro i bambini accusati di stregoneria, e in Nigeria si stima che ogni anno siano circa 15mila i bambini abbandonati per questa ragione, mentre in Congo si arriva anche a 25mila.

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