Moltissimi migranti siriani, prima di decidere se affrontare un lungo viaggio in mare per raggiungere il nostro o altri paesi europei, decidono di prendere delle lezioni di nuoto. La notizia è ufficiale ed è stata diffusa dal “The Syrian Obeserver” che ha scoperto, in Giordania, l’aumento delle iscrizioni ai corsi di nuoto.
La paura di morire, annegando in mare, è forte e per questo i migranti cercano di prepararsi con la piscina. Famiglie intere, infatti, ai giornalisti che sono interessati alle loro condizioni rivelano:” Siamo pronti a tutto pur di raggiungere l’Europa”. Se non è questo un grido di aiuto e di speranza, non si sa più come interpretarlo e raccontarlo se non attraverso le loro stesse parole e le loro stesse facce. 
A proposito di ciò, l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni ha tenuto a ribadire che questo fenomeno non tende a diminuire, anzi c’è un aumento costante. I migranti siriani che vivono da anni con la guerra nella propria casa cercano di scappare da quelle che, per loro, sono le pene dell’inferno. Questa popolazione, negli anni, è stata dimezzata (per non scrivere altro) ma in effetti essa è composta, per lo più, da 5 milioni di rifugiati ovunque nel mondo e oltre 7 milioni di sfollati all’interno dello stesso paese. 
Più che fare polemiche e del facile populismo, a volte, basterebbe guardarsi intorno e mostrarsi umani verso chi lotta per proteggere la propria vita.
