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Ibrahimovic a Raiola: “Se non porti Paul Pogba a Manchester ti spezzo le gambe”

30 Giugno 2016: Zlatan Ibrahimovic è un nuovo calciatore del Manchester United, ma già da subito qualcosa non va. Problemi di contratto? il salario non è adeguato? Fuori strada. Semplicemente, Ibra impugna lo smartphone e chiama il suo agente, Mino Raiola. E via con la ‘minaccia’: “Mino, se non porti Pogba allo United e ti azzardi a trasferirlo ad un altro club io ti spezzo le gambe”. E solamente un mese ed una settimana dopo, il desiderio del “Dio” Zlatan si è avverato: il 9 Agosto l’allora centrocampista della Juventus Paul Pogba ha firmato per quello che è diventato e sarà un trasferimento record anche per i prossimi anni: 105 milioni nelle casse della Vecchia signora, mentre al francese andrà un mega ingaggio: 15 milioni a stagione e contratto per 5 anni, più opzione di uno. ‘Merci Zlatan’, disse il calciatore transalpino.

A rivelare la “minaccia” sopraccitata è lo stesso Rajola ai taccuini del quotidiano olandese Wolkstrant, dove il supermanager pone l’accento sulla collocazione tattica di Pogba, dando i seguenti suggerimenti a Mourinho: “Paul non ha ancora trovato la sua precisa collocazione tattica nello scacchiere dell’allenatore portoghese. Lui ha i connotati della mezzala sinistra, lì è perfetto. Con il suo equilibrio, la sua potenza e resistenza, in quel ruolo sarebbe straripante. Ma alla fine decide José”. Detto, fatto: Paul ne ha subito tratto beneficio: nella gara di ieri vinta dai Red Devils contro i Campioni del Leicester per 4-1, l’ex juventino era più libero, dialogava con Ibra, si avvicinava di più allo stile di gioco bianconero. Senza Rooney, Pogba giocava più vicino alla porta, nella zona rossa: s’inseriva negli ultimi metri, aveva la licenza di sfondare e si metteva in proprio. Nelle uscite precedenti, con Wayne, il francese sbraitava in gabbia, come se fosse intrappolato. Invece ieri come un magnete attirava a se pallone ed avversari. Come volevasi dimostrare, alla fine ha avuto ragione Ibra.

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